Parole nuove

Degenero

  • Anna M. Thornton
SOTTOPOSTO A PEER REVIEW - IN ANTEPRIMA

DOI 10.35948/2532-9006/2024.32233

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Degenero è un sostantivo deverbale senza suffisso, derivato per conversione dal verbo degenerare, in particolare dal suo significato ‘cambiare, modificarsi in peggio’. Sostantivi deverbali maschili come questo sono abbastanza comuni nella lingua italiana, e si continuano a formare produttivamente (cfr. Thornton 2004, p. 517), per indicare con un nome l’azione o l’evento denotato dal verbo base (come per es. arrivo, posticipo) o un suo risultato (come per es. in accordo, distacco, taglio). Dunque degenero è ben formato nel senso di ‘situazione in cui qualcosa degenera’, cioè ‘si modifica o evolve in peggio’; un lettore che ci ha posto un quesito su questa voce cita come esempio se continuiamo di questo passo tra poco assisteremo al degenero della situazione.

I principali dizionari della lingua italiana (ancora) non accolgono nel loro lemmario questa voce, che manca anche nei recentissimi dizionari Treccani 2022, Devoto-Oli 2024 e Zingarelli 2025 (consultabile attualmente soltanto in versione elettronica in rete con abbonamento), nonché nei repertori di neologismi online Treccani e ONLI e nei dizionari dedicati al lessico giovanile di Manzoni, di Ambrogio e Casalegno e di Lucenti e Montanari.
Ma la parola è senz’altro in uso, come mostreremo dopo averne illustrato il meccanismo di formazione.

Una ricerca nel corpus ItTenTen2020 (disponibile su sketchengine.eu) restituisce oltre trecento occorrenze in cui il nome è usato per indicare una ‘trasformazione in peggio’ di entità di varia natura, in diversi contesti; i dati vengono per lo più da siti e forum in cui persone esperte o semplici utenti chiedono e offrono consigli sugli argomenti più vari, come si vede dagli esempi seguenti:

Nei casi in cui il vostro amico a quattro zampe sia un po’ gracilino, vi verranno consigliati dei condroprotettori (sostanze che prevengono il degenero del tessuto osseo e favoriscono invece i processi di ricostruzione) da assumere sporadicamente. (cani.it)

La sciolina snowboard rappresenta la soluzione contro il degenero della soletta della tavola. (sullaneve.it)

Cmq liberi di apprezzarlo, non sto mica dicendo che è da eliminare, la prima serie l'ho apprezzata, dalla seconda in poi è iniziato il degenero purtroppo... (tfpforum.it)

In molti casi, la voce appare in un contesto più specifico, in riferimento al degenerare di un dibattito o una discussione, specialmente in rete o in trasmissioni televisive:

È semplicemente un invito a smetterla ed un reminder del fatto che, senza un minimo di polizia, i thread degenerano in dibattiti degni del bar della lega nord, o della tv italiana in prima serata. Chiedo umilmente scusa per avere dato origine al degenero. (noisefromamerika.org)

pensa che claudio ha sempre risposto anche a tutte le critiche sulle recensioni
ora ne riconosco la pazienza ma a cosa ha portato questo? Al degenero delle discussioni (ondarock.it)

Certe questioni vanno BEN OLTRE un corretto utilizzo del forum, e non devono confluire qui. Pertanto chiudo preventivamente questo topic, per evitare che ci sia un ulteriore ed incontrollabile degenero della situazione. (amando.it)

Il sostantivo degenero sembra essere stato coniato piuttosto di recente, nel primo decennio del XXI secolo. Le prime attestazioni su Twitter / X risalgono al 2009. Una ricerca sull’archivio del quotidiano “la Repubblica” restituisce una decina di contesti, in articoli apparsi tra il 2008 e il 2024, mentre una ricerca sul corpus che raccoglie le annate 1985-2000 dello stesso quotidiano non restituisce attestazioni di degenero.

La voce sembra usata non solo per indicare genericamente qualsiasi ‘mutamento in peggio’ di una situazione o di entità concrete, ma anche e soprattutto in un senso specifico, ben colto da una precoce attestazione nel Manuale di lingua e mitologia urbana consultabile qui, dove la voce degenero, curata da Ale da Milano e pubblicata il 29 gennaio 2007, è la seguente:

Situazione molto confusa, macello, casino.
Es: “Oh raga stamattina in centro c’era un degenero!”

Insomma, degenero sembra usato per indicare situazioni che un tempo si sarebbero definite un parapiglia o anche semplicemente una gran confusione, per lo più dovuta a sovraffollamento, come nei contesti seguenti (tutti tratti dall’archivio della “Repubblica”):

deve rassegnarsi ad «un viaggio scomodo» perché «oltre ai pendolari, ci sono tante scolaresche in gita e turisti stranieri, è il degenero soprattutto sui treni (Antonio Lenoci, Dal Mugello un solo Minuetto invece di due “Così il treno è un carro bestiame”, sez. Cronaca, 21/4/2024, p. 4)

«Milano sa che non c’è tempo da perdere: è lunedì, è il primo giorno di rientro dalle feste, è il degenero, bisogna risolvere la situazione [...]» (Luca De Vito, Milanese Imbruttito “Qui pensiamo al fatturato un giargiana sarebbe andato al bar a lamentarsi”, sez. Cronaca, 10/1/2018, p. 7)

E i locali notturni dall’altra parte della barricata: non più strenui difensori della movida, ma sentinelle preoccupate da quello che loro chiamano «degenero» (Ernesto Ferrara, Emergenza sicurezza sos dai commercianti, sez. Firenze, 7/4/2012, p. 1)

Si osservi però che degenero sembra indicare in particolare un parapiglia attivamente e volontariamente creato da gruppi di persone, soprattutto giovani. Si vedano i contesti seguenti in articoli della “Repubblica”:

Varese, il blitz dei vandali sul treno Milano-Laveno
All’urlo di “Facciamo il degenero” e “spacchiamo giù tutto”, i ragazzi si sono accaniti sugli arredi del treno (Lucia Landoni, Varese, blitz dei vandali sul treno Milano-Laveno: il video su YouTube, danni ingenti, milano.repubblica.it, sez. Cronaca, 28/1/2015)

Passano due vigili in motorino in mezzo al lancio delle uova: «Raga occhio, a quelli no...». Ci sono confini anche per il «degenero», ma si assottigliano. (Laura Montanari, Estintori, petardi e lancio di uova ‘Macché festa, è stata guerriglia’, sez. Firenze, 8/6/2008, p. 7)

In un articolo del 19 gennaio 2011 Filippo Ceccarelli scrive che alcune frequentatrici delle feste tenute a casa di Silvio Berlusconi definiscono tali eventi «“un puttanaio” o anche “il degenero più totale”».
Il senso di ‘baldoria incontrollata’ è ben testimoniato anche nel corpus ItTenTen2020:

Possibile che nessuno parli della festa (Festa??? direi degenero) che si è tenuta ieri a Cavoli? Fiumi di giovani minorenni e no in preda ai fumi dell’alcool che deliravano sulle strade, autobus stracolmi di ragazzi che facevano fatica a circolare, bottiglie ovunque, vomito ovunque, sporcizia ovunque, ma questo è divertimento? (camminando.org)

Vi dico subito che la Champagneria è piccolo e si trova su tutte le guide turistiche, quindi è imballatissimo! Le bottiglie di rosato volanno [sic] ed è facile bagnarsi i vestiti tra le sgomitate varie. È un vero posto da battaglia che una persona che apprezza il degenero troverà di sicuro adatta al suo ego. (visitarebarcellona.com)

La voce degenero sembra nata in usi giovanili, probabilmente in Lombardia; un articolo sulla testata online inFolio, sito di informazione dedicato all’area a est di Milano, cita esplicitamente degenero tra le voci proprie di quello che definisce slang o gergo giovanile; nello stesso testo si elenca anche la voce devasto, definita come “degenerazione positiva che si può avere dopo una serata di divertimento o una festa”. Da Milano viene anche il primo tentativo di registrazione lessicografica della voce nel Manuale di lingua e mitologia urbana, citata sopra. Dalla Lombardia la voce sembra essersi diffusa almeno a Firenze, dove è nota alle più giovani collaboratrici del nostro sito di Consulenza (ringrazio dell’informazione Matilde Paoli e Maria Cristina Torchia, che hanno anche collaborato alle ricerche di attestazioni lessicografiche e in rete della nostra voce). Un viola club Degenero viola viene ricordato come appena nato in un articolo del dicembre 2008 e come scomparso in un articolo del 2016; il club ha avuto account su diversi social media, dove risultano post risalenti al periodo 2008-2010. Di una diffusione della voce a Firenze, e in particolare tra giovani tifosi della Fiorentina, è testimone anche il seguente contesto reperito in ItTenTen2020:

Le nuove strane e ipocrite leggi del calcio hanno posto un freno all'esibizione degli striscioni che tanto animavano i nostri spalti sia per sostenere la squadra che per sbeffeggiare, in senso ironico, gli avversari. Ecco allora che l’ingegno ci ha portato ad utilizzare le magliette per i nostri slogan: “benvenuti al Prandelli show” per esaltare le doti del nostro mister, “tornammo a riveder le stelle” sopra a quelle del cerchio Champions per celebrare il ritorno nell’Europa che conta; simpatici messaggi personali “mamma tranquilla sono allo stadio, dillo anche a ì babbo”; frasi goliardiche “senti che degenero, si dienta grulli” (firenzeviola.it)

Si ha notizia anche dell’esistenza, almeno per un breve periodo all’inizio del primo decennio del XXI secolo, di una casa discografica italiana denominata “Degenero records”. Nel sito rock.it si legge che sarebbe nata nel 2004:

La degenero records nasce nel 2004 con l'intento di supportare realtà emergenti del panorama italiano.
La (sic) band attualmente nel roster Degenero sono: Plasma, Ishwara e The Axal (https://www.rockit.it/degenerorecords)

Della datazione 2004 come anno di nascita della casa non sono riuscita a trovare conferma. Una ricerca in rete permette di scoprire che la Degenero records ha pubblicato nel 2007 l’album Closing up the basement del gruppo milanese Anomia, e ha distribuito (insieme ad altre case) l’album Dritto in faccia degli R.H.F.S., un gruppo di Foggia. La notizia dell’uscita di quest’ultimo album e le informazioni sui distributori si leggono sul sito metalitalia.com in un post dell’8 gennaio 2006, che al momento sembra la più remota attestazione sicura della voce degenero, nel nome della Degenero records:

E’ uscito “DRITTO IN FACCIA” il nuovo album degli R.H.F.S (crossover da Foggia), in offerta lancio a soli 2 €, con in omaggio* la pin della band.
Il cd è autoprodotto, provvisto di bollino S.I.A.E. ed è distribuito dalla “Milosci records”, dalla “Epidemic records”, dalla “Degenero records”, dalla “SUTAminiDISTRO!”, dalla “Shuffle distribution”, e dalla “Psycho Babi distro and label”, oltre che tramite la piattaforma internet “Produzioni dal Basso”.

In conclusione: degenero è un nome deverbale derivato dal verbo degenerare, che ha sia il senso più basilare e prevedibile di ‘mutamento in peggio’, sia un senso più specifico, diffuso a quanto pare soprattutto nell’uso giovanile lombardo e fiorentino, di ‘gran confusione, baldoria incontrollata’, per lo più volontariamente creata da chi partecipa a feste, movida, tifo allo stadio, e percepita negativamente da chi non ne è un attivo partecipante. Ritengo possibile che la creazione di questo deverbale, virtualmente disponibile in base a regole di formazione di lessemi dell’italiano ma fino ad epoca recente non attualizzato, sia stata influenzata anche dall’associazione con altri deverbali maschili senza suffisso derivati da verbi contenenti il prefisso de- e indicanti situazioni di deterioramento, come declino e soprattutto degrado.

 

Nota bibliografica:

  • Renzo Ambrogio, Giovanni Casalegno, Scrostati gaggio! Dizionario storico dei linguaggi giovanili, Torino, UTET, 2004.
  • Lorenzo Maria Lucenti, Jacopo Montanari (a cura di), Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata, Alghero, Edicions de l’Alguer, 2019.
  • Gian Ruggero Manzoni, Peso vero sclero. Dizionario del linguaggio giovanile di fine millennio, Milano, Il Saggiatore, 1997.
  • Anna M. Thornton, “Maschili in -o: il tipo acquisto”, in Maria Grossmann e Franz Rainer (a cura di), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer, 2004, pp. 516-517.