DOI 10.35948/2532-9006/2023.27983
Licenza CC BY-NC-ND
Copyright: © 2023 Accademia della Crusca
I nostri lettori si chiedono se sia corretto utilizzare il verbo appartare con il significato di ‘mettere da parte’ e quale sia, se esiste, il sostantivo da esso derivato (forse appartazione?).
Appartare, un verbo parasintetico derivato dal sostantivo parte, è usato in italiano soprattutto nella forma riflessiva, con il significato di ‘mettersi in disparte’ o ‘allontanarsi, isolarsi’, ad esempio per parlare o amoreggiare con qualcuno. Con questa accezione, registrata nelle maggiori fonti lessicografiche italiane come il GDLI, il GRADIT e lo Zingarelli 2022, il verbo è attestato per la prima volta all’inizio del Trecento (cfr. TLIO).
Questo non è, però, l’unico possibile significato del verbo in esame, che, utilizzato in modo transitivo, può assumere anche il senso di ‘mettere da parte’, documentato dal XVI secolo (cfr. GDLI) e considerato raro dallo Zingarelli 2022 e di basso uso dal GRADIT. Per rispondere subito alla domanda, dunque, diciamo che sì, è possibile utilizzare il verbo appartare per riferirsi all’atto di mettere da parte qualcosa e se questo uso suona strano, come afferma un lettore romagnolo, è forse proprio per la sua rarità, segnalata nei dizionari contemporanei.
Nonostante ciò, in base alle domande pervenute, che ne segnalano l’uso nel linguaggio aziendale, in negozi o magazzini in relazione all’atto di mettere da parte della merce, si può forse immaginare una sua nuova diffusione non ancora colta dalle fonti lessicografiche.
In effetti, sebbene la forma più comune sia ancora quella riflessiva, non è raro trovare esempi del tipo segnalato dai lettori in social network o blog e e-commerce online:
Chiedere al fornitore principale di appartare della merce, come una sorta di rete secondaria di sicurezza, oltre alla scorta che potresti avere (Enrico Cappellotto, Un dropship di successo? La chiave è nella gestione delle risorse, blog M101)
Bonifico bancario: scegliendo il metodo di pagamento Bonifico Bancario il cliente invia automaticamente una richiesta d’ordine. Tale richiesta d’ordine viene confermata da una e-mail inviata dal servizio clienti, contenente i dati bancari di Moretti Srl, in seguito alla quale la merce viene appartata in attesa dell’accredito sul proprio conto da parte del cliente per l’intero ammontare dell’ordine (Termini e condozioni, e-commerce Morettiboutique.it)
Capita che rimangono dei saldi ordini e ogni volta che c’è un nuovo carico merce ready ci ripropone gli stessi articoli da appartare. Quindi facendo risultare gli articoli “appartati” si risolverebbe il problema (Ordini appartati, sito del software gestionale Ready pro, 12/9/2017)
Ma quelle oche che fanno tenere da parte le cose per settimane e poi non passano più, esattamente come le possiamo definire se non ipergalattiche stronze? Lo dico una volta per tutte appartare è rinunciare a possibili vendite, è un atto cortese che si può fare ad una cliente ma… (Twitter, 28/5/2021)
Lo sconto è valido per acquisti in sede (non telefonici o via email) e per il materiale che viene consegnato prima del giorno 30 Giugno (non applicabile per merce appartata e/o da consegnare successivamente) (Vieni a trovarci!, Remiro.it, 9/6/2022)
Oltre al verbo appartare, si nota negli esempi anche la presenza del participio passato appartato utilizzato con funzione aggettivale e con il significato di ‘messo da parte’, non segnalato questa volta dai repertori contemporanei, come lo Zingarelli 2022 e il GRADIT, che registrano soltanto i tradizionali significati di ‘remoto, isolato’; ‘in disparte’; ‘solitario’.
I nostri lettori si domandano, inoltre, se esista un sostantivo derivato dal verbo transitivo appartare e se per caso questo non possa essere appartazione. Il termine proposto, però, non è registrato nelle fonti lessicografiche e non se ne trova traccia in rete con il significato di ‘il mettere da parte’ in relazione a beni o merci. D’altro canto, non è fruibile neppure appartamento, che ha un suo significato diverso molto diffuso. In rete (ma non nella lessicografia) si trovano invece non di rado appartaggio (specie nella locuzione codice d’appartaggio) e appartatura. Quindi, nel caso, la scelta dovrebbe essere per uno di questi due termini.
In conclusione, possiamo dunque affermare che l’uso transitivo del verbo appartare segnalato dai nostri lettori è legittimo e, sebbene considerato raro dai dizionari, sembra avere avuto recentemente una nuova diffusione in contesto aziendale o commerciale. Non sembra esistere invece, almeno finora, un sostantivo deverbale utilizzato per indicare l’atto del ‘mettere da parte’ che abbia avuto il sigillo della registrazione lessicografica.