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L’attività scientifica
I primi mesi del 2019 hanno visto l’Accademia e gli accademici coinvolti fin da subito in una serie di iniziative scientifiche. Il 15 e 16 gennaio si è svolto a Padova il convegno Come cambia il mondo. Storie di lingue, testi e uomini in onore di Lorenzo Renzi, accademico dal 1999, oggi emerito. Il convegno, organizzato dall’Università di Padova, ha goduto del patrocinio dell'Accademia della Crusca, dell'Accademia Galileiana, dell'Accademia Olimpica di Vicenza, dell'Associazione Italiana di Romenistica, del Circolo Filologico Linguistico Padovano, della Società di Linguistica Italiana, della Società di studi romeni "Miron Costin", della Societé de Linguistique Romane; tra gli accademici è intervenuto Pietro G. Beltrami.
A Vinci, il 9 febbraio, è stato invece presentato il volume Glossario leonardiano. Nomenclatura dell’anatomia nei disegni della Collezione reale di Windsor, di Rosa Piro (Firenze, Olschki 2019). L’evento è stato allestito dal Comune di Vinci e dalla Città metropolitana di Firenze nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci. Erano presenti le accademiche Paola Manni e Rita Librandi e Marco Biffi, da anni collaboratore della Crusca e responsabile di molti suoi progetti.
Segnaliamo anche la tavola rotonda organizzata dalla Società Dante Alighieri Siamo pronti per un Museo della lingua italiana? (Roma, 13 febbraio), durante la quale, tra le varie questioni affrontate, sono stati presentati i volumi L’Italiano è meraviglioso (Rizzoli), di Claudio Marazzini, e Storia illustrata della lingua italiana (Carocci) dell’accademico Luca Serianni e Lucilla Pizzoli. A presentarli è intervenuto, tra gli altri, l’accademico e presidente ASLI Michele Cortelazzo.
Si è svolta come di consueto nella Villa di Castello, invece, la tornata accademica del 15 marzo, intitolata Le parole dell’arte da Vasari a Longhi e dedicata al ricordo dell’accademica Paola Barocchi: in quest’occasione si è parlato delle banche dati nate dalla collaborazione tra Accademia della Crusca e Fondazione Memofonte, di cui Paola Barocchi è stata fondatrice e presidente per molti anni, e del nuovo metamotore predisposto per la loro consultazione. Alla giornata hanno partecipato, introdotti da Claudio Marazzini e dagli storici dell’arte Carmelo Occhipinti e Donata Levi (attuale presidente della Fondazione), i molti studiosi che hanno collaborato alla realizzazione di questo patrimonio digitale. Al termine del dibattito, un evento insolito e squisitamente “cruscante”: sono state presentate al pubblico presente le pale di Rita Librandi, che ha assunto il nome accademico di “Tenace”, e di Nicoletta Maraschio, la “Leggera”.
Di strumenti digitali per lo studio della lingua si è parlato ancora il 21 marzo nel corso della giornata di studi Risorse digitali per il Rinascimento in Europa, tenutasi alla Sapienza di Roma grazie alla collaborazione del Dipartimento di Lettere e culture moderne dell’Università e dell’ICCU - Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche e per le Informazioni bibliografiche del MiBaC. Alla giornata ha partecipato la presidente onoraria dell’Accademia Nicoletta Maraschio, che anche in questa sede ha presentato le banche dati che l’Accademia ha realizzato insieme alla Fondazione Memofonte, tutte dedicate al lessico della storia dell’arte.
Dedicata al linguaggio di genere, invece, la mattinata di studi che l’Accademia ha organizzato il 26 marzo nella propria sede in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Consigliere al Lavoro, la Consigliera di Parità. Il tema dell’evento è stato L’evoluzione della lingua e il sistema di valori: che genere di linguaggio?: tra i relatori, presentati da Claudio Marazzini, sono intervenuti Cecilia Robustelli e Giuseppe Zarra, collaboratori dell’Accademia che si sono occupati a lungo del linguaggio di genere, firmando anche interventi sul sito dell’Accademia e pubblicazioni per i suoi tipi.

L’impegno nella divulgazione e nella formazione
Costantemente impegnata nella formazione e nella divulgazione, anche durante l’inverno 2019 l’Accademia si è resa protagonista di iniziative rivolte a un pubblico ampio. Da febbraio, per esempio, alcuni collaboratori della Crusca hanno partecipato, al fianco di medici, psicologi, filosofi, teologi al ciclo di incontri della Fondazione culturale Niels Stensen Il morire e la morte. Gli interrogativi e i problemi più ricorrenti nel dibattito in corso. Gli interventi dei linguisti dell’Accademia, tutti volti a inquadrare il tema da un punto di vista linguistico e storico-linguistico, sono stati intitolati Il morire e la morte oggi (Ludovica Maconi, 2 febbraio), Alla fine della vita (Maria Cristina Torchia, 16 febbraio), Che cos’è l’eutanasia (Matilde Paoli, 2 marzo), Il morire e l’ordinamento giuridico (Marco Biffi, 16 marzo): tutti i contributi saranno pubblicati sul prossimo numero di “Italiano digitale”, nella sezione “Articoli”.
Un’altra importante iniziativa di divulgazione è stata quella degli “Avamposti” organizzati in collaborazione con Unicoop Firenze: come durante i mesi e gli anni passati, in numerose occasioni gli studiosi dell’Accademia hanno stimolato riflessioni e dibattiti intorno a temi di interesse linguistico presso le sedi delle sezioni Soci coinvolte nell’iniziativa. In particolare, da marzo 2019 sono stati tenuti piccoli corsi tematici dedicati alla riflessione sulla lingua della cucina e all’approfondimento sul servizio di Consulenza linguistica svolto dalla Crusca. Il primo corso, intitolato L’Accademia della Crusca e l’italiano del cibo, è stato coordinato dall’accademica Giovanna Frosini e tenuto in tre occasioni da Francesca Cialdini, Monica Alba e Chiara Murru (a Lucca il 6, il 13 e il 20 marzo, a Empoli il 12, il 19 e il 26 marzo, a Firenze Ponte a Greve il 21 e il 28 marzo). Del secondo corso, I dubbi linguistici e gli strumenti per risolverli, si è tenuto il primo incontro con Matilde Paoli e Miriam Di Carlo (Arezzo, 29 marzo).
Allo stesso modo, costante è stato l’impegno dell’Accademia nell’allestimento di corsi di formazione – alcuni di tradizione ormai pluriennale – rivolti a diversi ordini professionali: La lingua della giurisdizione, organizzato con la Scuola Superiore della Magistratura (Firenze e Scandicci, 25-27 febbraio), a cui sono intervenuti Claudio Marazzini, Federigo Bambi, Riccardo Gualdo, Michele Cortelazzo, Giovanna Frosini e Marco Biffi; Il linguaggio dell’amministrazione, corso rivolto ai funzionari e dirigenti pubblici nato dalla collaborazione dell’Accademia con la Scuola Nazionale dell'amministrazione (Roma, 20-21 marzo), al quale hanno partecipato come formatori gli accademici Federigo Bambi, Michele Cortelazzo, Giuseppe Patota.
Segnaliamo anche due seminari: il primo pensato per i giornalisti (L’evoluzione nel linguaggio del giornalismo sportivo, 5 marzo) in collaborazione con l’Associazione Stampa Toscana e la Rai, tenutosi negli studi Rai di Firenze, al quale è intervenuto Claudio Marazzini a fianco di molti professionisti dell’informazione su carta e sul web; il secondo, concertato in sinergia con l’ITTIG (Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione giuridica), organo del CNR, e il gruppo AQUAA (Associazione per la Qualità degli Atti Amministrativi) dell’Università di Firenze, e riservato ancora una volta a chi lavora e studia in ambito giuridico (Chiarezza e comprensibilità della scrittura amministrativa. A che punto siamo?, Firenze, 22 marzo): erano presenti Cecilia Robustelli e Cristina Torchia, che a vario titolo da anni collaborano con la Crusca.
Continua e costante, inoltre, è stata la presenza di Claudio Marazzini alla rubrica di Rai 3 “TGR Petrarca”: la trasmissione, in onda su Rai3 ogni sabato alle ore 12 e 55, si propone di raccontare l’Italia attraverso storie di libri e di luoghi, personaggi, mestieri collegati alla scrittura e alla lettura. Il presidente dell’Accademia interviene in ogni puntata dal dicembre 2018 illustrando ogni volta la storia e il significato di una parola diversa: tutti i suoi contributi sono raccolti sul canale Youtube dell’Accademia

Una festa per il giardino della villa di Castello
Ricordiamo con piacere anche un evento che ha toccato la sede dell’Accademia: la riapertura al pubblico della Grotta degli animali o del Diluvio, collocata all’interno del giardino della Villa medicea di Castello. La grotta, progettata da Niccolò Pericoli detto il Tribolo intorno al 1540 e poi arricchita e restaurata da altri architetti e scultori della corte medicea, tra cui Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati e il Giambologna, rappresenta una delle realizzazioni più celebri e originali dell’arte fiorentina del Cinquecento e della storia del giardino italiano. I restauri del suo complesso scultoreo decorativo, avviati nel 2012 dall’ex Polo Museale Fiorentino e curati dal Polo museale della Toscana e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, sono stati ultimati nel settembre 2018. Grazie al finanziamento del Ministero e al contributo di Publiacqua è stato possibile restaurare anche l'impianto idraulico per il funzionamento dei giochi d'acqua che originariamente animavano l’interno della grotta e anche la fontana di Ercole e Anteo presente al centro del giardino (opera, anche questa, del Tribolo e di Pierino da Vinci). Per l'occasione, il 21 febbraio l'Accademia ha ospitato una presentazione dei restauri, al termine della quale sono stati messi in funzione i giochi d'acqua.