DOI 10.35948/2532-9006/2024.31224
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A partire dall’ultimo ventennio dello scorso secolo, e in misura crescente nei primi decenni del Duemila, si è assistito alla proliferazione in italiano di derivati nominali formati con il suffisso -eria per indicare il nome di locali, negozi e altre attività commerciali, afferenti soprattutto al settore enogastronomico: Lauta 2012, il primo ad aver approfondito il fenomeno, ha parlato in proposito di vera e propria “moda linguistica” e di “iperproduttività del suffisso”, documentate in tempi più recenti anche da Ventura 2021, che ha dato conto della crescita esponenziale del fenomeno nel corso dell’ultimo decennio, dimostrando come si tratti di una “tendenza ancora pienamente in atto”.
Molte di queste neoformazioni, dal significato non sempre del tutto trasparente e per lo più non ancora registrate dai dizionari dell’uso, sono state oggetto di segnalazioni e di quesiti da parte dei lettori della Consulenza linguistica, che hanno richiesto chiarimenti in merito al loro significato e alla loro correttezza nell’uso, o le hanno segnalate come neologismi per la sezione Parole nuove del sito dell’Accademia: in questa sede, dopo una breve ricapitolazione sulla storia e sulle funzioni del suffisso -eria, offriremo un regesto delle forme che sono state segnalate alla redazione e che non trovano (per ora) accoglimento nei principali strumenti lessicografici dell’italiano. Insieme al significato e a un esempio d’uso, scelto tra i più recenti, si forniranno alcuni dati relativi alla diffusione delle voci, che possano restituire un’idea di massima della loro fortuna nella lingua corrente: in particolare, si indicheranno la data di prima attestazione che è stato possibile rintracciare, e il numero di occorrenze al singolare rilevate nelle pagine italiane di Google e negli archivi dei maggiori quotidiani nazionali (a cui si farà riferimento con le seguenti sigle: CS = “Corriere della Sera”, ST = “La Stampa”, R = “la Repubblica”; le ricerche sono state svolte in data 20/01/2024 e sono state condotte sia negli archivi storici, sia nelle versioni online dei quotidiani). Infine, si segnalerà l’eventuale presenza del termine in altri regesti e repertori lessicografici.
Come ricostruito da Lo Duca 2004 e Dardano 2009, il suffisso -eria, formato dall’unione del segmento -ar- (dal latino -arius) e del suffisso di origine greca -ía, si è diffuso in italiano sul modello del francese -erie (da cui anche il tedesco -erei), ed è tra i più produttivi per la formazione di nomi comuni di luogo nell’italiano contemporaneo. Questi sono formati soprattutto a partire da basi nominali indicanti alimenti o prodotti industriali: quando la base è costituita dal nome di un prodotto industriale, il derivato in -eria indica il luogo in cui il prodotto viene fabbricato, o l’esercizio commerciale in cui viene venduto (per es. acciaio > acciaieria, libro > libreria, vetro > vetreria); quando la base indica invece un alimento, il suffissato che ne risulta designa per lo più il locale pubblico in cui l’alimento viene prodotto e consumato (per es. gelato > gelateria, pizza > pizzeria), ma può indicare anche il luogo in cui l’alimento viene solamente venduto (per es. pollo > polleria, salume > salumeria) o prodotto (per es. grissino > grissineria) o entrambe le cose (per es. confetto > confetteria). Più raramente, la base è rappresentata da un nome d’azione (per es. stampa > stamperia) o da un nome d’agente che indica non il prodotto, ma il produttore, oppure chi svolge una determinata attività (per es. bidello > bidelleria ‘locale scolastico o universitario riservato al personale ausiliario’, fumista > fumisteria ‘officina in cui si fabbricano caldaie, stufe, caloriferi’, parrucchiere > parrucchieria); infine, in qualche caso la base può essere costituita da un verbo, di norma all’infinito, che indica l’attività artigianale o industriale svolta nel luogo designato dal derivato (per es. fondere > fonderia, raffinare > raffineria, stirare > stireria).
Oltre a derivati nominali con valore locativo, il suffisso -eria può formare anche sostantivi che esprimono quantità o valore collettivo (per es. argenteria, biancheria, fanteria; sui nomi collettivi si veda anche la risposta di consulenza di Maria Grossmann sul sito dell’Accademia); nomi astratti, con connotazione spesso spregiativa, derivanti da aggettivi o sostantivi che indicano una qualità o uno stato (per es. saccenteria, subdoleria, tirchieria); e nomi di azione o indicanti attività connesse con nomi di mestiere (per es. controlleria, marineria, ruberia).
Come si è detto, la maggior parte dei nuovi derivati in -eria, diffusisi nella nostra lingua negli ultimi decenni, presenta appunto valore locativo, per designare il luogo in cui viene consumato, venduto o prodotto l’alimento (o il prodotto industriale) a cui rimanda il nome di base: è il caso per es. di panineria (1983), spaghetteria (1983), vineria (1988), polenteria (1990), frullateria (1991), focacceria (1992), creperia (1993), hamburgheria (1993), per citare solamente le forme registrate alla fine degli anni Novanta dal GRADIT (da cui sono tratte le datazioni indicate tra parentesi). Secondo Lauta 2012 e Ventura 2021, la fortuna di tali formazioni come denominazioni di locali, negozi e ristoranti è da ricondurre sia alla facile riproducibilità del meccanismo di creazione della nuova parola (per cui è sufficiente aggiungere il suffisso alla base nominale privata della vocale finale, sul modello di pizz[a] > pizzeria), sia alla capacità attrattiva di tali denominazioni, che permettono di porre in rilievo la novità della preparazione culinaria offerta o la specializzazione del locale nella vendita o nella preparazione di un determinato tipo di alimento o prodotto. Lauta 2012 parla addirittura di “applicazione di un principio aziendale”, in base al quale “le probabilità di successo di un’impresa aumentano se il suo core business è nitidamente circoscritto”: da qui la preferenza per denominazioni più specifiche quali crostaceria e ostricheria per designare dei ristoranti specializzati in piatti di pesce. La diffusione di tali suffissati è inoltre favorita dal fatto che essi si inseriscono in una serie ben radicata nella nostra lingua di nomi in -eria con valore locativo: ciò rende infatti le nuove formazioni immediatamente riconoscibili, offrendo loro maggiori possibilità di successo e affermazione nell’uso, non solo in Italia, ma anche all’estero, dove le denominazioni in -eria per locali e ristoranti di cucina italiana sono spesso sfruttate come “marca di italianità” (come dimostrato da Ventura 2021).
Proprio in ragione della loro rapida affermazione nella lingua corrente, alcune di queste voci, anche di più recente formazione, sono state accolte nelle ultime edizioni dei dizionari dell’uso, come lo Zingarelli e il Devoto-Oli online: tra le più recenti vi sono per es. champagneria ‘locale pubblico per la degustazione e la vendita di champagne’ (2001), braceria ‘ristorante specializzato nella cottura alla brace, specialmente di carne e pesce’ (2006), kebabberia ‘locale pubblico dove si preparano e si vendono kebab’ (2008, su cui si legga anche la scheda di Miriam Di Carlo), ciberia ‘pubblico esercizio in cui si vendono prodotti gastronomici con annesso un piccolo ristorante per degustarli’ (2016), pinseria ‘locale in cui si preparano e si servono vari tipi di pinse’ (2016), e pokeria ‘ristorante in cui si prepara e si serve il poke, piatto tipico hawaiano a base di pesce crudo’ (2018). Ancora prive di attestazioni lessicografiche sono invece le formazioni elencate di seguito, che commentiamo per fornire uno strumento di comprensione e approfondimento per i lettori che le hanno segnalate: per il momento non possiamo sapere se si affermeranno nell’uso e verranno quindi registrate dai dizionari, o se si tratta di semplici occasionalismi che cadranno in disuso una volta tramontata questa “moda linguistica”. Il numero delle segnalazioni, insieme alla varietà delle forme raccolte, consente tuttavia di confermare la persistenza del fenomeno e la considerevole produttività del suffisso -eria nella formazione di nuovi nomi comuni per locali, ristoranti ed esercizi commerciali; questa risulta evidente anche nella presenza di alcuni suffissati formati a partire da basi nominali appartenenti anche a lingue diverse dall’italiano (come oysteria, dall’inglese oyster ‘ostrica’, o gourmetteria, dal francese gourmet ‘buongustaio, degustatore’), o a partire da voci dialettali o regionali (come fauzzeria, dal siciliano fauzza, variante con metatesi vocalica di fuazza ‘focaccia’). In un limitato numero di casi, infine, la base non è una parola esistente, ma viene ricavata per sottrazione a partire dal sostantivo da cui deriva, come in cosmeteria (da cosmet(ica) + -eria > cosmeteria, in luogo di cosmeticheria), o viene modificata con l’aggiunta di un interfisso, posto tra la base e il suffisso, come in doccetteria (da docc(ia) + -ett- + -eria > doccetteria).
aperitiveria ‘locale pubblico specializzato nella preparazione di aperitivi’: “del resto, ormai la denominazione delle tipologie di locali pubblici dispensatori di bevande è talmente variegata che è facile perdersi: pub, cocktail-bar, internet-wine-cafè, rhumerie, aperitiverie, e così via, di neologismo in neologismo”. (Carnevale della Matematica #29, in “le Scienze Blog”, 14/9/2010)
Prima attestazione: 1988 (“Punti di incontro: Mentenella al porto e Miramare, aperto tutta la notte; Papillon e l’Aperitiveria”, Una cittadina in poche righe, “Corriere della Sera”, sez. Roma, 21/7/1988, p. 28). Google: 6.210 r.; CS: 2 r. (1988: 1; 2019: 1); ST: 0 r.; R: 1 r. (2018). Cfr. Ventura 2021.
appenderia ‘struttura o vano attrezzato per riporre indumenti’: “per il negozio di Stella McCartney in via Santo Spirito a Milano ha realizzato un’appenderia scultorea e scenografica, per la casa in Svizzera di Tina Turner delle embrasse, dei ferma-tenda”. (Francesca Gugliotta, Ferruccio Padoa, il maestro dell’ottone, Repubblica.it, sez. Design, 12/5/2021)
Prima attestazione: 1984 (“Fino a che il target di mercato fu prevalentemente quello dell’area domestica il modello di riferimento era una appenderia-personaggio, nello spirito del classico portamantelli Thonet”, Augusto Morello, Anna Castelli Ferrieri, Plastiche e design, Milano, Arcadia, 1984, p. 213). Google: 57.100 r.; CS: 12 r. (1999: 2; 2001: 1; 2009: 1; 2010: 4; 2016: 1; 2019: 1; 2021: 1); ST: 1 r. (2012); R: 2 r. (2010: 1; 2021: 1).
assaggeria ‘locale pubblico per la degustazione di piatti tipici, per lo più serviti in porzioni ridotte’: “È nata infatti da qualche giorno l’Assaggeria una formula di ristorazione che nasce dall’idea di cambiare la classica formula del consumo di piatti al tavolo, affiancando al menù tradizionale la possibilità di assaggiare, allo stesso livello qualitativo del menu alla carta, le proposte della cucina soltanto in porzioni ridotta, a mo [sic] di cicchetto, per un aperitivo rinforzato e gourmet, oppure per una cena diversa dal solito”. (Nasce l’Assaggeria il regno dei cicchetti in versione gourmet, “il giornale di Vicenza”, 19/6/2022)
Prima attestazione: 1993 (“L’‘assaggeria’ è una vetrinetta appannata, dagli scaffali azzurri, che si affaccia al 2 di via Gherardini (tel. 33.11.162), a due passi dall’arco della Pace, affollata di frolle decorate e sformati di verdure”, Anna Vullo, Ritorno al passato tra dolce e salato, “Corriere della Sera”, sez. Modi & mode, 12/1/1993, p. 40). Google: 8.470 r.; CS: 1 (1993); ST: 0 r.; R: 1 r. (2000).
beveria ‘bar, locale pubblico in cui si servono bevande e cibi leggeri’: “negli anni il cuore del capoluogo si è trasformato, e ora il nuovo cambio d’abito è in chiave gastronomica. Di recente è stata aperta la mangeria e beveria Camillo’s bakery; prossimamente, non prima dell’anno nuovo, riaprirà lo storico Bar Italia rinnovato, e altri locali ‘mangerecci’ sono sorti già da alcuni anni”. (Roberto Maggio, Rinasce con gusto il salotto “buono”, laStampa.it, 20/12/2014)
Prima attestazione: 2007 (“È stato presentato recentemente alla ‘Beveria MisMas’ di Viale Pasubio in Milano - ovvero quello che non a torto viene ritenuto un ‘salotto buono’ ed emergente dell’enogastronomia nazionale nel cuore della capitale lombarda - il libro di Claudio Fabbro ‘Il Vigneto Friuli dall’arrivo dei Romani alla partenza del Tocai’ edito dal Ducato dei Vini Friulani”, Il “Vigneto Friuli” a Milano. Presentato il libro di Fabbro sul Tocai. Degustazione guidata di vini e sapori autoctoni, claudiofabbro.it, 4/2/2007). Google: 6.740 r.; CS: 0 r.; ST: 1 r. (2014); R: 2 r. (2015: 1; 2016: 1). La lessicografia registra il termine, ma solo nel significato antico di ‘grossa bevuta, gozzoviglia’ (cfr. GRADIT; Devoto-Oli online; Zingarelli 2024).
bisteccheria ‘ristorante specializzato nella preparazione di bistecche e carni alla griglia’: “Quelli della tradizione sono dei piatti che solamente di recente fanno parte del menù della bisteccheria. Sono davvero deliziosi e permettono ai ristoratori di gustarsi un buon piatto di pasta alla carbonara oppure alla cacio e pepe, oltre a un bel pezzo di carne”. (Da Baffo”, la bisteccheria che ti conquista con la carne e la tradizione, Roma.com, 26/11/2022)
Prima attestazione: 1985 (“La porta dell’inferno sta all’incrocio tra la 14esima strada e la Nona Avenue, dirimpetto all’‘Old Homestead’, rinomata bisteccheria con una placida mucca, a grandezza naturale, come insegna”, Enrico Franceschini, Fruste, catene, violenza al ‘Fuoco dell’inferno’, “la Repubblica”, sez. Politica estera, 5/4/1985, p. 10). Google: 182.000 r.; CS: 27 r. (1987: 2; 1994: 1; 1997: 1; 1999: 1; 2002: 2; 2003: 3; 2004: 2; 2006: 1; 2007: 2; 2009: 1; 2010: 3; 2017: 2; 2019: 1; 2021: 2; 2022: 1; 2023: 2); ST: 20 r. (1992: 3; 1995: 1; 1999: 1; 2002: 5; 2005: 1; 2008: 1; 2010: 2; 2011: 1; 2012: 1; 2014: 2; 2015: 1; 2022: 1); R: 80 r. (1985: 1; 1992: 2; 1995: 1; 1999: 2; 2000: 1; 2001: 3; 2002: 3; 2003: 3; 2004: 1; 2005: 4; 2006: 4; 2007: 2; 2008: 6; 2009: 4; 2010: 4; 2011: 4; 2012: 6; 2013: 4; 2014: 1; 2015: 1; 2016: 1; 2017: 1; 2018: 14; 2019: 1; 2022: 2; 2023: 3). Cfr. Lauta 2012; Adamo-Della Valle 2018; Treccani Neologismi 2018.
capsuleria ‘negozio specializzato nella vendita di capsule di caffè’: “Il punto di forza dell’azienda sono le botteghe del caffè e le cosiddette Capsulerie ovvero negozi di capsule che si occupano esclusivamente della vendita di prodotti Dolce Vita o di altri marchi che non sono reperibili nella grande distribuzione o nel commercio web”. (DolceVita: il caffè in capsula con un’esplosione di gusto e profumi, vendingnews.it, 30/6/2021)
Prima attestazione: 2016 (“SQUADRA LA CAPSULERIA ALLEGRI DESENZANO DEL GARDA AL COMPLETO! A PRESTO SILVIA E TOMMASO A VOSTRA DISPOSIZIONE”, post sulla pagina Facebook di La Capsuleria, 6/4/2016). Google: 33.000 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
ciabatteria ‘negozio specializzato nella vendita di ciabatte e altre calzature; settore di vendita o di produzione relativo alle ciabatte’: “De Fonseca dopo 40 anni di esperienza specifica nel settore della ciabatteria e pantofoleria, dove è conosciuta a livello nazionale e internazionale, ha deciso di intraprendere una nuova via ovvero inserirsi sul mercato nazionale della calzatura per essere più performante, in partnership con Soprani srl”. (La nuova sfida di Megalos, a Nocera Terinese l’evento dell’azienda leader nel settore delle calzature, laCnews24.it, 18/7/2022)
Prima attestazione: 2011 (“Per la ciabatta della ciabatteria!” [nota che traduce l’espressione francese “Par la pantoufloche de la pantouflochade!”], Victor Hugo, I miserabili, traduzione di E. De Mattia, Newton Compton, 2011). Google: 12.100 r.; CS: 3 r. (2023); ST: 0 r.; R: 1 r. (2023). La lessicografia registra la voce, ma nel significato di ‘insieme di cose vecchie e di nessun valore, ciarpame’ (cfr. GRADIT; Zingarelli 2024; Devoto-Oli online).
colazioneria ‘locale specializzato nella preparazione della colazione’: “Novità assoluta di quest’anno è il Frantoio del Gusto a Trevi, dinamica e moderna realtà multitasking che si propone, oltre che come tradizionale frantoio, anche come spaccio di prodotti a Km 0, tra cui olio, formaggi e carni di produzione aziendale, e poi come osteria a pranzo, gelateria nel pomeriggio, hamburgeria a cena e colazioneria la mattina”. (Dal 31 ottobre al 29 novembre in Umbria torna alla ribalta l’olio extravergine d’oliva con i 5 weekend di frantoi aperti, addcomunicazione.it, 25/10/2015)
Prima attestazione: 2002 (“una sessantina di posti destinati a diventare 90 entro fine mese, quando verrà aperta pure l’annessa ‘Osteria delle Alpi’, una ‘colazioneria’ con breakfast ai sapori d’alta quota”, Elena Del Santo, Silvia Francia, Un’estate tutta da gustare, “la Stampa”, 14/6/2002, p. 49). Google: 1.040 r.; CS: 0 r.; ST: 1 r. (2002); R: 0 r.
cornetteria ‘esercizio commerciale nel quale si vendono, e spesso si preparano, cornetti e lieviti’: “Giovedì 30 novembre, grande attesa per la nuova inaugurazione della storica cornetteria ‘Nottambula’ ad Avellino, in Via Oblate 3 nel Centro Storico”. (Nuova inaugurazione per la storica cornetteria “Nottambula”: si torna nel cuore di Avellino, “Avellino Today”, 19/11/2023)
Prima attestazione: 1994 (“ci sono tre ristoranti, tra cui uno di cucina castigliana e un altro di cucina araba, una frullateria, una spaghetteria, una friggitoria per filetti di baccalà e fiori di zucca, una pizzeria al taglio, un baracchino di grattachecche, una cornetteria-bar per i tiratardi”, Rachele Gonnelli, Rispunta la Quercia sui prati del Castello. Via alla kermesse Pds, “l’Unità”, sez. Roma, 2/9/1994, p. 25). Google: 187.000 r.; CS: 47 r. (1996: 2; 1997: 2; 1998: 1; 1999: 7; 2000: 2; 2001: 2; 2002: 1; 2003: 1; 2004: 1; 2008: 2; 2009: 15; 2010: 3; 2011: 1; 2016: 3; 2018: 1; 2019: 1; 2020: 1; 2021: 1); ST: 5 (1999: 2; 2014: 1; 2022: 2); R: 95 r. (2000: 3; 2001: 4; 2002: 5; 2003: 2; 2004: 5; 2006: 4; 2007: 4; 2008: 7; 2009: 8; 2010: 6; 2011: 1; 2012: 1; 2013: 6; 2014: 6; 2015: 4; 2016: 8; 2017: 2; 2018: 6; 2020: 3; 2021: 2; 2022: 5; 2023: 3). Cfr. D’Achille-Viviani 2009, pp. 249-250; Lauta 2012; Adamo-Della Valle 2018; Treccani Neologismi 2018.
cosmeteria ‘insieme di articoli di cosmesi; luogo di vendita o di produzione di tali articoli’: “Cosmeteria Verde è una linea di prodotti cosmetici basati su eccellenze botaniche italiane, raccolte e lavorate in Italia, secondo criteri di rigoroso rispetto ambientale”. (La mia esperienza con Cosmeteria Verde, “comeesseresanieinforma”, 14/1/2018)
Prima attestazione: 2017 (“Il frutto dell’incontro tra questa estrema attenzione alla cura e alla difesa dell’ambiente ed una ricerca avanzata sono i prodotti di Cosmeteria Verde, brand che offre soluzioni naturali per la salute della pelle”. Cosmeteria Verde – Mousse Detergente Delicata & Scrub Viso Nuova Pelle, “BellessereStyle”, 30/11/2017). Google: 3.250 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
covideria ‘reparto di ospedale destinato all’isolamento e alla cura dei pazienti affetti da covid’: “Il reparto di emergenza urgenza continua a lavorare con grande scarsità di operatori sanitari in primis i medici e con la difficoltà di ricoverare nei reparti, anche a causa dei tagli causati dalla pandemia e dall’allestimento di una Covideria all’interno della Broncopneumologia”. (Lotta al Covid e pochi medici al pronto soccorso, ilrestodelCarlino.it, 21/4/2022)
Prima attestazione: 2020 (“Dalla tensostruttura di triage dedicato, se i sintomi sono riconducibili a Covid-19 ed il paziente è grave, viene trasferito direttamente nella ‘Covideria’ per ricovero; se non grave, conclude gli accertamenti in zone isolate del Pronto Soccorso con un percorso respiratorio interno da tempo avviato”. (Marco Antonini, Il primario Maicol Onesta: “Così difendiamo l’ospedale Profili”, radiogold.tv, 19/3/2020). Google: 302 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
cresceria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita della crescia, focaccia bassa salata tipica delle Marche e dell’Umbria’: “La Cresceria Bac di Civitanova, in corso Umberto, anche quest’anno è stata riconfermata nella guida street food del Gambero Rosso 2024”. (Cresceria Bac ‘fedele’ al Gambero Rosso, ilRestodelCarlino.it, 22/10/2023)
Prima attestazione: 2013 (“Bella, La Cresceria, e colorata e colma di modernariato ma senza esagerare: un orologio tipo da vecchia stazione, tavolacci scombinati tutti colorati, un vecchio televisore, scaffali e dispense”, Luca Iaccarino, Cibo di strada, Mondadori Electa, 2013, ebook). Google: 13.100 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
degusteria ‘locale pubblico per la vendita e la degustazione di piatti tipici’: “Arriva a Pisa la degusteria ‘Il Dolce Far Niente’, nuovo locale specializzato in taglieri gourmet, panini di terra di mare e cocktail al numero 46 di via delle Belle Torri inaugurato dal giovanissimo imprenditore pisano Sebastian Demi”. (Centro storico, debutta la degusteria ‘Dolce far niente’: un’oasi del gusto gourmet, “Pisa Today”, 21/10/2022)
Prima attestazione: 2009 (“Qualche ora prima di esibirsi il professore ha presentato la sua ultima fatica letteraria presso la degusteria del Gigante, in un incontro organizzato da Emidio Girolami, della libreria Nuovi Orizzonti, da Sigismondo Gaetani, titolare della degusteria e da Lino Rosetti di Cocalo’s Next”, Silvia Del Gran Mastro, Lo scrittore Vecchioni conquista i suoi lettori al Paese Alto, “Riviera oggi”,18/7/2009). Google: 59.600 r.; CS: 6 r. (2010: 2; 2011: 2; 2014: 1; 2015: 1); ST: 8 r. (2012: 1; 2013: 1; 2016: 1; 2018: 2; 2019: 1; 2020: 1; 2021: 1); R: 9 r. (2017: 1; 2018: 2; 2019: 3; 2020: 3). Cfr. Ventura 2021.
doccetteria ‘insieme di articoli da doccia, quali doccette, soffioni e altro’: “Uno spot tutto nuovo per promuovere la #doccetteria in Tv […] Protagonista è il desiderio sopra ogni altra cosa: lo specialista della #doccetteria racconta in modo ironico l’unico vero benessere che ci può attendere a fine giornata”. (Damast Doccetteria debutta in Tv, la nuova campagna è realizzata da Dilemma, mediakey.tv, 11/12/2023)
Prima attestazione: 2018 (“Da 18 anni specializzata in docce, soffioni e saliscendi, a Cersaie Damast gioca con creatività ed ironia a sostenere il lessema #doccetteria, candidandolo a diventare sinonimo di vero e proprio genere. […] Damast nasce come specialista in docce, soffioni, saliscendi e questo è un settore diverso da quello della rubinetteria. Oggi è venuto il momento di sottolineare questo distinguo”, Engarda Giordani, Concetta Mastrolia, AD di Damast, a Cersaie 2018: #doccetteria è il nostro mondo, “notiziabile”, 6/9/2018). Google: 2.850 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
fauzzeria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita della fauzza (o fuazza), pizza tipica della città siciliana di Licata’: “Dopo una lunga gavetta iniziata come lavapiatti e poi aiuto cuoco, Gianluca Graci, che ha partecipato a diversi eventi e concorsi, racconta come da una finestrella interna guardava all’area pizzeria del locale dove lavorava, sperando un giorno di poter realizzare il suo sogno scegliendo il nome ‘Fauzzeria’ ispirandosi al nome licatese ‘Fauzza’ della pizza ovale preparata con pane avanzato e ingredienti semplice” (Giada Giaquinta, Gianluca Graci raddoppia a Licata: “Apro la seconda sede della mia Fauzzeria”, cronachedigusto.it, 27/11/2023).
Prima attestazione: 2019 (“L’attesa è terminata: nasce a Licata la prima Fauzzeria. Da un’idea del pizzaiolo Gianluca Graci, nel cuore del centro storico della città, un posto in cui la protagonista sarà la pizza tipica licatese, ma anche il cibo di strada e tante altre gustose novità realizzate per stupirvi, senza tralasciare l’attenzione verso il mondo Gluten Free”, post su Facebook del 26/2/2019) Google: 1.020 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 4 r. (2020: 1; 2023: 3).
festeria ‘insieme di articoli per feste ed eventi; luogo o reparto di vendita di tali articoli’: “Si è svolta nell’Aula Consiliare di Palazzo dei Celestini, l’iniziativa di premiazione dei vincitori della ‘Vetrina più bella Natale 2022’, il concorso indetto durante il periodo delle Feste dal DUC - Distretto Urbano del Commercio ‘Castrum Medianum’ e dal Comune di Mesagne. Il conteggio dei voti ha determinato la graduatoria, decretando i seguenti primi cinque classificati: Esperti in Ottica - La Festeria - Jole Silla - Domus - Irene Atelier”. (Giuseppe Messe, Natale in vetrina 2022, premiati i vincitori, mesagnesera.it, 10/3/2023)
Prima attestazione: 2015 (“Buongiorno amici del ‘LA FESTERIA’ vorrei ricordare il nostro appuntamento, domani dalle 18,00 alle 21,00 vi aspetto in via Romagna per fare insieme dolcetto o scherzetto”, post su Facebook del 30/10/2015). Google: 2.830 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r. Il GDLI registra il termine, ma solo nel significato antico di ‘fasto, pompa’.
formaggeria ‘negozio specializzato nella vendita di formaggi; reparto di un negozio riservato alla vendita di formaggi’: “Si arrende anche ‘Alchimia Ricerca del Gusto’, la formaggeria di via Monteverdi. A meno di tre anni dall'apertura dell’8 dicembre 2020, Claudio Buccelli alza le mani”. (Si arrende anche la formaggeria Alchimia di via Monteverdi. Il proprietario Claudio Buccelli: “I cremonesi sono difficili, la città è spenta. Sul lattiero-caseario solo parole”, “Cremona Sera”, 14/7/2023)
Prima attestazione: 1964 (“AFFARONE! Avvenire assicurato per famiglia almeno 4 persone cedesi caffè gelateria cremeria latteria formaggeria comunicanti forte lavoro, centrale, alloggio, retro grandissima cucina”, Annunci economici, “la Stampa”, 14/4/1964, p. 89). Google: 91.300 r.; CS: 34 r. (1995: 2; 1998: 1; 2002: 1; 2003: 2; 2004: 3; 2006: 2; 2010: 1; 2011: 2; 2012: 3; 2014: 3; 2015: 2; 2016: 1; 2018: 1; 2022: 1; 2023: 6); ST: 65 r. (1964: 1; 1971: 1; 1976: 1; 1986: 1; 1987: 1; 1989: 1; 1991: 3; 1992: 1; 1993: 3; 1994: 2; 1997: 1; 1998: 1; 1999: 1; 2000: 3; 2001: 8; 2002: 7; 2003: 1; 2004: 6; 2005: 4; 2012: 1; 2014: 1; 2015: 1; 2016: 2; 2017: 1; 2018: 1; 2019: 1; 2020: 1; 2021: 5; 2022: 1; 2023: 3); R: 43 r. (2002: 1; 2003: 4; 2004: 1; 2005: 1; 2006: 1; 2007: 1; 2011: 3; 2012: 1; 2013: 3; 2014: 2; 2015: 2; 2016: 3; 2017: 2; 2018: 3; 2019: 6; 2020: 4; 2021: 2; 2022: 1; 2023: 2). Cfr. Ventura 2021. Il GDLI registra la voce, ma nel significato, marcato come “disusato”, di ‘locale o complessi di locali adibiti alla fabbricazione e conservazione del formaggio’.
gineria ‘locale pubblico specializzato nella preparazione di cocktail a base di gin’: “C’è anche Santo Trastevere – a dire dove si trova ci pensa il nome stesso – una gineria con 150 etichette fisse, alle quali si aggiungono ogni mese 10 tipologie a rotazione”. (Valentina Lupia, Amari, gin e mexcal Ecco dove provarli, “la Repubblica”, sez. Gusto, 28/7/2022, p. 13).
Prima attestazione: 2015 (“Meglio fare subito chiarezza: non stiamo parlando di una gineria, di un cocktail bar specializzato in gin tonic o di un locale che unisce drink a piatti da bistrot”, Margo Schachter, The Botanical Club: i pionieri delle micro-distillerie, lacucinaitaliana.it, 11/11/2015). Google: 14.700 r.; CS: 7 (2016: 1; 2018: 5; 2022: 1); ST: 0 r.; R: 2 r. (2018: 1; 2022: 1).
giubbotteria ‘settore del disegno, della produzione, della distribuzione e della vendita di giubbotti’: “Oltre al denim, che resta il nostro focus – puntualizza Biondi – sono cresciute molto categorie merceologiche come la maglieria, la giubbotteria e le T-shirt, che hanno performato particolarmente bene nelle ultime due stagioni e che ora approfondiamo per il prossimo inverno”. (Roy Roger’s: tra brand extension e comunicazione il 2018 chiude a +10%, fashionmagazine.it, 16/1/2019)
Prima attestazione: 1979 (“La giubbotteria fa registrare un concreto salto di qualità. Sono stati battezzati i capi antifreddo: giubbotti, casacche, giacconi per la scuola, lo sport, i viaggi, il tempo libero e perfino le ore d’ufficio”, Vivere lo sport giorno per giorno, “Corriere della Sera”, 27/1/1979, p. 9). Google: 40.600 r.; CS: 16 r. (1979: 3; 1988: 2; 2000: 1; 2002: 1; 2004: 1; 2009: 1; 2016: 2; 2018: 1; 2020: 1; 2021: 1; 2022: 2); ST: 44 r. (1987: 1; 1991: 1; 1992: 3; 1993: 1; 1994: 4; 1996: 10; 1997: 1; 1998: 4; 1999: 3; 2001: 3; 2002: 9; 2003: 1; 2005: 3); R: 12 r. (2006: 2; 2007: 1; 2012: 3; 2014: 1; 2016: 1; 2018: 3; 2021: 1). Cfr. Adamo-Della Valle 2018; Treccani Neologismi 2018.
gourmetteria ‘locale pubblico per la vendita e la degustazione di piatti tipici; insieme di piatti tipici, per estens. e con sfumatura spesso spregiativa, raffinatezze culinarie’: “Forneria Generali di Corso Mazzini ha chiuso per riaprire di fronte con una nuova veste, quella della Gourmetteria. Oltre a ciò che si poteva acquistare prima, ci sarà pasticceria, stuzzichini, aperitivi, ristorazione a pranzo e a cena ed anche gastronomia take away”. (Domani inaugurazione alla Gourmetteria. Dalle 18 in Corso Mazzini la festa di inaugurazione del nuovo negozio gastronomico, cremonasera.it, 26/5/2023)
Prima attestazione: 2001 (“Siamo eco-gastronomi. Il piacere della tavolava accompagnato, senza insipide gourmetterie, alla consapevolezza dell’ambiente”, Contadini e pescatori nella trincea del gusto genuino, “la Stampa”, sez. Cultura e spettacoli, 5/10/2001, p. 33); Google: 8.600 r.; CS: 10 r. (2018: 6; 2021: 1; 2022: 1; 2023: 2); ST: 2 r. (2001: 1; 2018: 1); R: 2 (2009: 1; 2020: 1)
insalateria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di insalate’: “Sulla scia delle ultime tendenze salutiste, e complici anche una sempre maggiore consapevolezza ed attenzione alimentare, una nuova tipologia di locale si sta diffondendo sempre di più. Si tratta delle insalaterie, locali nati negli ultimi anni e specializzati in insalate di ogni genere e con mille varianti originali, fresche e soprattutto salutari”. (Madalina Girbovan, Aprire una Insalateria: guida completa, iter e costi, aprireinfranchising.it, 8/3/2018)
Prima attestazione: 1980 (“Le ‘insalaterie’ stanno sostituendo nelle simpatie gastronomiche svedesi tutti i tipi che le hanno precedute, come pizzerie, hamburgherie, crêperie e ostricherie”, Walter Rosboch, Insalata a colazione nuova moda svedese, “la Stampa Sera”, 6/5/1980, p. 6). Google: 35.600 r.; CS: 1 r. (2023); ST: 67 r. (1980: 1; 1994: 2; 1995: 1; 1996: 6; 2000: 7; 2001: 42; 2002: 1; 2003: 1; 2004: 3; 2013: 1; 2021: 1); R: 16 r. (2000: 2; 2001: 1; 2006: 2; 2007: 1; 2010: 4; 2011: 1; 2012: 1; 2017: 1; 2018: 1; 2019: 1; 2020: 1).
intimeria ‘settore del disegno, della produzione, della distribuzione e della vendita di biancheria intima’: “Caterina Pineto, pescarese con sangue sardo-romagnolo, insieme al marito Peppino Dezio e il figlio Daniele, portano avanti l’attività di intimeria da tre generazioni”. (Cinzia Cordesco, Soldi falsi, furti e borseggi: mercato come una giungla, ilcentro.it, 14/1/2020)
Prima attestazione: 1989 (“CLAVI 512.390 cede prestigioso negozio intimeria calze in zona signorile alto reddito trattative riservate”, Economici, “la Stampa”, 19/1/1989, p. 9). Google: 1.150 r.; CS: 0 r.; ST: 41 r. (1989: 1; 1991: 1; 1994: 2; 1995: 5; 1996: 3; 1997: 5; 1998: 8; 1999: 4; 2000: 3; 2002: 7; 2004: 2); R: 1 r. (2010). Cfr. Lauta 2012, che un decennio fa ne rilevava una circolazione maggiore, con più di 10.000 occorrenze nelle pagine italiane di Google.
lasagneria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di lasagne’: “Tra le novità in città – l’inaugurazione risale allo scorso settembre – in Strada Maggiore al 64/ B c’è Lasaway (051 0391714), crasi per ‘lasagneria take away’, sorta dall’idea di trasformare un piatto tipico in uno spuntino veloce, uno street food senza perdere la qualità per strada”. (Emanuela Giampaoli, Sotto la pelle del delivery c’è sempre una rosticceria, “la Repubblica”, sez. Gusto, 25/5/2023, p. 13)
Prima attestazione: 2013 (“Gli ideatori della lasagneria sono tre giovani amici, Dario, Tommaso e Francesco, che hanno rivoluzionato l’idea di street food, reinterpretandola in senso artigianale e genuino”, Marialessandra Carro, Valeria Crescenzi, Francesca Martellini, Roma low cost. Guida anticrisi alla Capitale, Rizzoli, 2013, ebook) Google: 3.150 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 1 r. (2023). Cfr. Ventura 2021.
legnameria ‘azienda o esercizio commerciale specializzato nella lavorazione e nella vendita del legno’: “Snodo Mandrione nasce restituendo al territorio, e valorizzandolo, un antico smorzo, snodo ferroviario e legnameria romana”. (Snodo Mandrione Estate: il nuovo luogo dell’estate 2020, ilmattino.it, 19/6/2020)
Prima attestazione: 1939 (“Legnameria Piemontese in persona di Costantino Michele (S. Secondo di Pinerolo): decreto 25-8 ordina la convocazione dei creditori pel giorno 16-9 ore 10 davanti al Giudice delegato”, Fallimenti, “la Stampa”, 29/8/1939, p. 7). Google: 8.740 r.; CS: 1 r. (2018); ST: 10 r. (1939: 2; 1954: 4; 1972: 1; 1977: 1; 1989: 1; 2021: 1); R: 1 r. (2018).
merenderia ‘locale pubblico per la degustazione di piatti tipici, per lo più serviti in porzioni ridotte’: “La nostra attività sarà un negozio di prodotti tipici con annessa merenderia, dotata di tavoli esterni. Qui serviremo principalmente taglieri con salumi e formaggi, ma non solo”. (Negozio “merenderia” tra le vie del borgo “Felici di poter aprire”, iltirreno.it, 10/5/2021)
Prima attestazione: 1990 (“Pare che intenda collocare al posto dell’ex-Commercio una sorta di megastore, un supermercato della musica e delle spezie, o qualcosa di simile: discoteca e, insieme, merenderia”, Luciano Visintin, Giallo edilizio servito al bar, “Corriere della Sera”, sez. Cronaca di Milano, 28/3/1990, p. 27). Google: 19.300 r.; CS: 3 r. (1990: 1; 2015: 2); ST: 7 r. (1991: 1; 1992: 1; 1994: 1; 1997: 1; 2013: 2; 2015: 1); R: 4 r. (2006: 1; 2015: 2; 2019: 1).
oysteria ‘ristorante di pesce specializzato nella preparazione di piatti a base di ostriche’: “Oysteria (via Mattia Battistini 166/b), un luogo in cui la ricercatezza dell’ostrica e del pesce di qualità incontra la tradizione e l’informalità dell’ambiente da osteria”. (Ittielle, i professionisti della progettazione di locali commerciali in franchising, franchisingcity.it, 5/10/2022)
Prima attestazione: 2016 (“Non un’osteria, bensì una ‘oysteria’ (oyster significa ‘ostrica’). Avete capito il gioco di parole? Si tratta di un ristorante che serve cucina di mare con un’impronta italiana, per cui troverete piatti come zuppa di pesce, pesce spada in salmoriglio e perfino pizza con le vongole”, Mara Vorhees, Boston, EDT, 2016, ebook). Google: 5.020 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
patatineria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di patatine fritte’: “Lo sviluppo di un settore delicato e centrale quale quello della ristorazione e del by night ‘non può essere lasciato alla Provvidenza’ (‘pure clemente con l’estinzione delle patatinerie’, commenta qualcuno) è, in estrema sintesi, il messaggio del ‘Manifesto’ delle 22 associazioni dal Vomero a Bagnoli”. (Luca Marconi, Movida, gli albergatori: “Le strade del fracasso finiscono sulla Routard”, “Corriere del Mezzogiorno”, 26/10/2017)
Prima attestazione: 2014 (“Il piccolo negozio, definibile come ‘patatineria’, sorge nel quartiere del Vomero, con precisione a Via Scarlatti e si occupa solo ed esclusivamente di patatine fritte servite in simpatici, e cool, cartocci”, Desiree Catani, Chipstar al Vomero: il cartoccio di patatine che arriva da Amsterdam, napolike.it, 20/1/2014). Google: 1.780 r.; CS: 5 r. (2015: 2; 2016: 2; 2017: 1); ST: 0 r.; R: 3 r. (2014: 1; 2015: 1; 2017: 1). Cfr. D’Achille-Thornton 2019 sullo sviluppo semantico di patatina.
pesceria ‘locale specializzato nella vendita di pesce fresco, dotato anche di cucina per la consumazione del pesce sul posto’: “Si chiama la ‘Pesceria’ ed è una pescheria/trattoria di pesce dove è possibile fare un aperitivo, pranzare o cenare. Il primo locale romano è stato fondato da Fabrizio Giannini e Stefano Di Somma nel 2015 a Re di Roma; nel 2016 poi apre la Pesceria Barberini, a pochi passi dalla Fontana di Trevi”. (Chiara Carlini, In una pescheria a Roma puoi mangiare pesce crudo, cotto e fritto, secretroma.com, 8/5/2023)
Prima attestazione: 2011 (“Un posticino per chi ha voglia di mare. Pochi coperti e un menu vario ma non infinito. […] La pesceria. Via Tagliamento 4”, Edoardo Scognamiglio, Passa parola, “Corriere della Sera”, sez. Vivimilano, 2/3/2011, p. 30). Google: 11.500 r.; CS: 8 r. (2011: 1; 2013: 1; 2019: 1; 2023: 5); ST: 1 r. (2022); R: 9 r. (2014: 1; 2016: 4; 2019: 2; 2020: 1; 2021: 2). Cfr. pescheria, voce tradizionalmente impiegata in italiano per indicare il ‘negozio in cui si vende il pesce’, formata dal sostantivo pésca nel significato di ‘risultato dell’attività del pescare; insieme di pesci e altri animali acquatici pescati’, con l’aggiunta del suffisso -eria, a differenza di pesceria, che è invece dal sostantivo pesce e che designa appunto un’attività in cui il pesce non viene solamente venduto, ma anche consumato.
pizzetteria ‘settore della produzione, della distribuzione e della vendita di pizze e pizzette; locale specializzato nella preparazione e nella vendita di pizze e pizzette, soprattutto da asporto’: “A gestire il negozio di rosticceria e pizzetteria, che si trova a Marano di fronte alla caserma dei carabinieri di via Nuvoletta, è Erika Riccio, figlia di Zio Frankie, che nel giugno scorso si è aggiudicata il premio all’eccellenza imprenditoriale napoletana per la miglior rosticceria e pizzetteria della Campania”. (Marano, “Zio Frankie” si fregia del premio per la miglior rosticceria e pizzetteria della Campania, terranostranews.it, 6/11/2022)
Prima attestazione: 1995 (“CUOCO esperto in pizzetteria con esperienza decennale offresi, disposto a trasferirsi”, In tre righe, “la Stampa”, 25/3/1995, p. 36). Google: 27.200 r.; CS: 6 r. (2009: 1; 2018: 1; 2019: 1; 2020: 1; 2021: 1; 2022: 1); ST: 13 r. (1995: 4; 2001: 7; 2010: 1; 2014: 1); R: 34 r. (2000: 1; 2001: 2; 2002: 1; 2003: 2; 2006: 3; 2009: 3; 2010: 2; 2011: 2; 2013: 2; 2014: 1; 2015: 1; 2016: 2; 2017: 2; 2018: 2; 2020: 6; 2022: 1; 2023: 1). Cfr. la voce pizzettaro, che nell’italiano regionale di Roma indica ‘chi confeziona o vende pizze’ (cfr. D’Achille 2017) e che potrebbe aver influito nella formazione e nella diffusione di pizzetteria.
polpetteria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di polpette’: “Marilù e Giovanna si sono messe subito all’opera, per realizzare il loro progetto: una polpetteria artigianale che portasse a tutti i sapori della tradizione, la cucina della nonna, ‘il nostalgico profumo delle domeniche in famiglia’, organizzata come un take away con pochi tavoli per il consumo all’interno e all’esterno, e il servizio delivery”. (Anna Puricella, “Polpette al popolo!” Marilù e Giovanna da Lecce lanciano la polpetteria Cocula: “Nata grazie al Covid”, Repubblica.it, 15/10/2021)
Prima attestazione: 2010 (“Squisite polpette per un cene originali, ma anche da mangiare in questa bottega arancione di sapori e profumi, con birra spagnola. […] Una polpetta un euro, 20 palline 3,50. Quando si dice, un’idea. ‘La Polpetteria’, via Solimena 79”, Antonio Corbo, Che idea: vende solo 45 polpette, “la Repubblica”, sez. Napoli, 14/10/2010, p. 16). Google: 32.700 r.; CS: 31 r. (2011: 1; 2012: 2; 2013: 1; 2014: 2; 2015: 4; 2016: 5; 2018: 4; 2019: 4; 2021: 4; 2022: 2; 2023: 2); ST: 15 r. (2014: 2; 2015: 2; 2016: 2; 2017: 3; 2018: 3; 2020: 1; 2023: 2); R: 32 r. (2010: 1; 2011: 2; 2012: 2; 2013: 1; 2014: 7; 2015: 2; 2016: 2; 2017: 2; 2018: 6; 2019: 2; 2021: 1; 2022: 2; 2023: 2). Cfr. Ventura 2021.
rivisteria ‘negozio specializzato nella vendita di riviste o spazio riservato alla loro esposizione e vendita: “E proprio in difesa di quella che sta diventando sempre di più una nicchia per veri appassionati, scende in campo Frab’s Magazines and More che da negozio online (www.frabsmagazines.com) abbraccia la fisicità e, dopo l’apertura del suo store a Roma, approda in pieno centro a Forlì con la sua rivisteria: né edicola, né libreria, ma un luogo dove poter trovare le migliori pubblicazioni periodiche al mondo”. (Forlì, nasce la rivisteria in centro, corriereromagna.it, 10/11/2021)
Prima attestazione: 1981 (“La ‘Rivisteria’ ha ambizioni più vaste: diventare una mostra mobile, itinerante, che si trasferirà in vari capoluoghi d’Italia anche per scovare riviste di provincia e così arricchire il Catalogo che ci sembra l’aspetto culturale più interessante di tutta l’operazione”, Cesare Medail, Gradisce un sorso di rivista?, “Corriere della Sera”, 19/6/1981, p. 3). Google: 12.400 r.; CS: 27 r. (1981: 1; 1982: 3; 1983: 2; 1984: 3; 1985: 2; 1987: 1; 1988: 1; 1989: 4; 1992: 1; 1993: 1; 1994: 1; 1995: 2; 1997: 3; 2005: 1; 2017: 1); ST: 77 r. (1983: 1; 1984: 3; 1985: 2; 1986: 1; 1988: 4; 1989: 11; 1990: 2; 1991: 4; 1992: 1; 1993: 4; 1994: 5; 1995: 3; 1996: 4; 1997: 2; 1998: 4; 1999: 4; 2000: 2; 2001: 7; 2002: 3; 2003: 5; 2004: 2; 2005: 3; 2017: 2); R: 17 r. (1991: 1; 1993: 1; 1994: 1; 1997: 1; 1998: 2; 2001: 1; 2002: 4; 2003: 1; 2005: 1; 2008: 1; 2021: 1; 2022: 2).
spritzeria ‘locale pubblico specializzato nella preparazione dello spritz, tipico aperitivo veneziano’: “Da un’idea di Filippo Bosio e Marina de Bertoldi, nasce nel cuore di Milano ORANGE SPRITZ BAR, la prima spritzeria al centro della movida di Porta Venezia, in via Tadino, 4. Offre 16 diversi tipi di spritz in vari formati, abbinando i liquori classici con le bollicine del prosecco, rigorosamente alla spina come da tradizione”. (A Milano apre la prima spritzeria nel cuore di Porta Venezia, vdgmagazine.it, 29/3/2022).
Prima attestazione: 2009 (“E lo spritz, da alcuni anni a questa parte, ha decisamente superato i confini regionali. Basti citare il ‘Cin Cin Spritzeria’, locale di tendenza gestito da un vicentino a Barcellona, in Spagna”, Mauro Pigozzo, Arriva SpritzOne, lo spritz alla spina. Pronti brevetto e marchio, “Corriere del Veneto”, 9/7/2009). Google: 10.800 r.; CS: 12 r. (2016: 2; 2021: 6; 2022: 3; 2023: 1); ST: 2 r. (2021: 1; 2022: 2); R: 2 r. (2015: 1; 2023: 1). Cfr. Ventura 2021.
surgelateria ‘negozio specializzato nella vendita di surgelati; settore di vendita o di produzione relativo ai surgelati’: “Nel caos dei bollettini spediti dalla società Abaco a migliaia di cittadini di Quartu per richiedere il pagamento della nuova tassa sui passi carrabili vengono ‘colpiti’ sia semplici residenti sia chi ha casa e lavoro nella stessa città. È il caso di Lucy Pani, titolare di una surgelateria e abitante in viale Colombo”. (Paolo Rapeanu, “Quattro auto ma nessun passo carrabile a Quartu, vogliono che paghi 378 euro: è un’ingiustizia”, castedduonline.it, 4/4/2022)
Prima attestazione: 2013 (“un anno fa è nata la ‘Surgelateria san Jacopo’ in Via Malta 14, poi, circa tra mesi fa, Erika e Jacopo hanno ‘raddoppiato’ aprendo un secondo negozio, ‘L’angolo dei surgelati’ in Via Lopez 32 [...]. Due attività che offrono a due quartieri la possibilità di accostarsi ad una vasta gamma di prodotti surgelati, soprattutto ittici ma non solo, senza necessità di spostarsi verso supermercati o rivendite fuori zona, rilanciando l’idea di piccola bottega”, Ludovica Monarca, “Ci davano dei pazzi ma adesso apriamo il secondo negozio”, iltirreno.it, 6/9/2013). Google: 798 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
tartareria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di tartare’: “Si definisce enoteca e tartareria e possiamo consigliarvela senza ombra di dubbio: Faccio Cose Vedo Gente è specializzata in tartare di carne e pesce (c’è anche l’opzione vegetariana a base di barbabietola, deliziosa)” (Francesca Sponchia, Dove mangiare una tartare spettacolare a Milano, sfizioso.it, 29/8/2022).
Prima attestazione: 2015 (“La passione del crudo continua a contagiare anche i romani più tradizionalisti e proprio a loro è dedicata ‘La Tartareria’, una novità nel cuore della movida di Ponte Milvio”, Mariella Morosi, “La Tartareria”, passione per il crudo al Sutton Moonshiners Club di Roma, italiaatavola.net, 5/9/2015). Google: 909 r.; CS: 4 r. (2022); ST: 0 r.; R: 0 r.
tigelleria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita della tigella, schiacciata tipica dell’appenino modenese’: “Emanuele e Salvo hanno pensato anche a questo: oltre ad analcolici e birre, la tigelleria offre infatti una selezione di vini di ottima qualità, sia nazionali che esteri, da accompagnare alle portate” (La cena del rientro dalle vacanze non può che essere qua, cataniatoday.it, 26/8/2022).
Prima attestazione: 2008 (“Quella del bar in stazione sembra davvero un’odissea. Prima chiude, lasciando i viaggiatori senza neppure la possibilità di prendere un caffè. Poi riapre (con il negozio nella zona ovest e la tigelleria al primo binario), ma solo fino alle tre del pomeriggio”, Alessandro Cori, L’odissea del bar della stazione chiude, apre, ma resta precario, “la Repubblica”, sez. Bologna, 13/9/2008, p. 9). Google: 55.000 r.; CS: 5 r. (2016: 1; 2017: 3; 2021: 1); ST: 14 r. (2010: 1; 2014: 1; 2017: 2; 2019: 9; 2020: 1); R: 29 r. (2008: 1; 2010: 1; 2013: 2; 2015: 3; 2016: 9; 2017: 7; 2018: 1; 2019: 2; 2020: 2; 2021: 1).
veganeria ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di alimenti a base vegetale’: “Una valida alternativa alla carne è rappresentata dalla vasta gamma offerta da Meravoglia Veganeria Napoletana, situata a Pozzuoli ma con servizio di asporto attivo. La Veganeria offre alimenti minuziosamente studiati, provenienti dalle proteine dei piselli e dalla soia; i prodotti da loro offerti sono molto simili alla carne, realizzano bistecche, hamburger vegetali, tonno vegano, pancetta vegetale, macinato per polpette napoletane, salsicce con friarielli e provola veg”. (Claudia Carginale, Meravoglia, La Veganeria Napoletana, “Eroica Fenice”, 13/1/2024)
Prima attestazione: 2012 (“La costituenda associazione PER ANIMALIA VERITAS in collaborazione con la VEGANERIA e con il pub ‘La Caciara’ ha il piacere di invitarvi al mini vegan festival di Costacciaro (PG)”, MINI VEGAN FESTIVAL DI COSTACCIARO (PG), “Asinus Novus”, 25/7/2012). Google: 2.080 r.; CS: 0 r.; ST: 0 r.; R: 0 r.
zupperia ‘locale specializzato nella preparazione e nella vendita di zuppe’: “Partecipare a ‘I soliti ignoti’, in una puntata in diretta al Teatro delle Vittorie a Roma, con ospiti Mamhood, Blanco e Tananai, è stata sicuramente una grande emozione per Sara Carbone. La donna, abitante di Cherasco dove è titolare della zupperia ‘Cosa bolle in pentola’, è stata tra gli ignoti della puntata di lunedì 7 febbraio”. (Livio Oggero, Da Cherasco a “I soliti ignoti”: l'esperienza di Sara Carbone, lavocedialba.it, 8/2/2022)
Prima attestazione: 2001 (“A sovvertire questo tenace luogo comune, ci prova Ruggero Jucker che ha acceso in via Pasquale Sottocorno un’insegna dedicata esclusivamente alla zuppa, sia pure declinata in tutte le sue possibili varianti. […] L’indirizzo: Jucker zupperia V. Sottocorno 50”, Valerio M. Visintin, Una zuppa di primavera, “Corriere della Sera”, sez. Vivimilano, 18/4/2001, p. 16). Google: 6.630 r.; CS: 9 r. (2001: 1; 2002: 5; 2004: 1; 2012: 1; 2016: 1); ST: 12 r. (2002: 9; 2003: 1; 2015: 1; 2023: 1); R: 16 r. (2002: 11; 2006: 1; 2012: 2; 2013: 1; 2014: 1). Cfr. Adamo-Della Valle 2003; Treccani Neologismi 2008.
L’osservazione delle voci raccolte ci permette infine di confermare due tendenze già indicate dagli studiosi come caratteristiche dei nuovi suffissati in -eria: si tratta quasi esclusivamente di formazioni denominali, che hanno per base sostantivi che indicano per lo più un alimento, una bevanda, o un prodotto commerciale di altro tipo, con poche eccezioni, rappresentate dai deverbali appenderia, degusteria, e forse asseggeria (che però potrebbe avere come base anche il sostantivo assaggio), e dai due deaggettivali gourmetteria e veganeria. La larga maggioranza delle nuove formazioni fa inoltre riferimento al settore della ristorazione e dell’enogastronomia: su un totale di 37 forme, sono infatti ben 25 quelle impiegate per designare locali pubblici specializzati nella preparazione di un determinato tipo di alimento o prodotto culinario e ciò confermerebbe, a distanza di circa un decennio, quanto già ipotizzato da Lauta a proposito dello sfruttamento particolarmente insistito del suffisso -eria per la creazione di nuove denominazioni di locali e ristoranti. Si tratta quindi di una “moda” che appare ancora ben lontana dall’essersi esaurita, come attestano le segnalazioni di nuovi suffissati in -eria che quasi quotidianamente giungono alla redazione della Consulenza linguistica e che includono, oltre alle voci già registrate dalla lessicografia e ai neologismi commentati in questa breve rassegna, anche alcune formazioni occasionali, prive di una reale circolazione nell’uso, ma la cui esistenza risulta comunque indicativa della vitalità del fenomeno. Le elenchiamo di seguito per completezza di documentazione: gastro-norcineria ‘locale pubblico per la vendita e la degustazione di insaccati e prodotti di gastronomia di vario tipo’; gintoneria ‘locale specializzato nella preparazione di gin tonic e altri cocktail’; kintsugeria ‘negozio di orli e rammendi’, dal termine giapponese kintsugi, che indica la pratica di riparare gli oggetti in ceramica evidenziando le fratture e impreziosendole; piskelleria ‘serata riservata ai ragazzi con meno di trent’anni’, dalla voce romanesca pischello ‘ragazzino’; risto-picniccheria ‘ristorante che offre anche la possibilità di acquistare i piatti da asporto in un cestino da pic-nic’*.
*Si ringrazia Sabina Addamiano per le numerose segnalazioni di formazioni in -eria inviate alla redazione, che hanno permesso di arricchire il contributo.
Nota bibliografica: