Editoriale

Editoriale del direttore

  • Marco Biffi

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Le risposte ai quesiti di questo numero sono 24: scorrendo l’indice si incontra la consueta ricchezza di argomenti e di ambiti su cui si sofferma l’attenzione dei parlanti italiani del nuovo millennio, a testimonianza dell’alta vitalità e varietà della nostra lingua, con i suoi registri e la necessità di una sempre maggiore consapevolezza e competenza nella scelta delle parole, dei costrutti, delle espressioni. E leggendo le risposte ci si imbatte nell’altrettanto consueta attenzione a fornire informazioni articolate, che restituiscano profondità alla lingua degli italiani, indipendentemente dalla loro provenienza geografica o sociale, con attenzione ai rapporti che l’italiano contemporaneo deve avere con le radici profonde della sua storia e a un’equilibrata apertura verso le innovazioni, che a volte corrispondono a mode effimere, ma più spesso soddisfano l’esigenza di rappresentare in modo nuovo, o più preciso, le cose e le relazioni di una società in forte trasformazione. Come sempre i 24 brevi articoli pubblicati sul sito nel trimestre aprile-giugno 2019 sono la punta dell’iceberg dell’attività di consulenza: 295 sono infatti le risposte personali spedite per posta elettronica a fronte delle 1299 domande giunte alla redazione.

Nella rubrica “La Crusca rispose” si ripropongono alcune risposte legate al cibo estivo, e quindi particolarmente caratterizzate dalla ricchezza geosinonimica della nostra lingua: la prima è dedicata alla convivenza di cozza e muscolo, la seconda alla reggenza gelato al/ gelato di, la terza alle varianti del nome di alcuni frutti.

La sezione dedicata alle “Parole nuove” ospita gli articoli dedicati a blastare, una delle numerose neoformazioni verbali della prima coniugazione a partire da una forma non adattata di origine inglese, e a terrapiattismo.

Nella sezione “Articoli” trovano posto i contributi del Presidente Claudio Marazzini e di Enrico Testa, quest’ultimo dedicato alla grafia delle interiezioni. Il primo ha invece come protagonista Giorgio Bàrberi Squarotti nella sua veste di direttore del Grande Dizionario della lingua italiana; e diventa anche l’occasione per ricordare un’importante acquisizione tra gli “Scaffali digitali” del sito web dell’Accademia della Crusca: la versione elettronica del dizionario, in linea dal maggio 2019 all’indirizzo www.gdli.it. Per quanto si tratti ancora di un prototipo in cui il testo elettronico ottenuto tramite OCR non è stato collazionato sull’originale, in attesa che l’Accademia della Crusca completi le fasi successive del progetto (il controllo del testo, appunto, e la marcatura XML/TEI dei contesti e dei microcontesti sulla falsariga della Lessicografia della Crusca in rete), la banca dati è già, nella sua forma imperfetta, uno strumento di grande utilità per gli studiosi. Come ho avuto modo di ricordare in vari contesti, per quanto il testo elettronico presenti molte debolezze, infatti, l’approdo finale di ogni ricerca è la riproduzione in facsimile dell’originale a cui si rimane quindi, anche in questa edizione, del tutto fedeli, consentendo oltretutto, grazie ai sistemi di ingrandimento a video, una lettura comoda di un testo di non sempre facile accesso nella versione cartacea per le dimensioni ridotte dei caratteri. Nella ricerca si possono certamente perdere alcuni risultati di forme “occultate” dagli errori commessi dall’OCR ma, una volta arrivati alla pagina, il consultatore può attingere appieno a tutte le preziose informazioni del dizionario. E già così il “Battaglia-Squarotti” elettronico si è dimostrato una miniera inesauribile di dati e informazioni diversamente non individuabili, come si dimostra nello stesso contributo, che offre un primo saggio sulle enormi potenzialità di questo strumento già nella forma attuale e ne prefigura quelle eccezionali della sua versione definitiva.

Due i “Temi di discussione” presenti in questo numero. Nel primo il Presidente Claudio Marazzini torna sulla questione dell’uso esclusivo dell’inglese nei Corsi di Studio delle università italiane, dopo che il vicedirettore del giornale “Il Foglio”, il 23 maggio 2019”, in prima pagina, aveva chiesto la chiusura definitiva dell’Accademia della Crusca, rea di aver assegnato il premio “Benemerito della lingua italiana” alla professoressa Maria Agostina Cabiddu, l’avvocata che ha sostenuto i professori ricorrenti del Politecnico di Milano nella causa contro il Rettore Azzone e poi contro il Rettore e il MIUR, vincendo a tutti i livelli di giudizio, dal TAR al Consiglio di Stato. Nel secondo “Tema” il Responsabile della consulenza, l’accademico Paolo D’Achille, propone alcune riflessioni sull’onomastica nella lessicografia, sulla scia delle segnalazioni della parola vascologia (nel significato di ‘studio della vita e delle opere di Vasco Rossi’) giunte numerosissime alla banca dati delle segnalazioni di neologismi dell’Accademia.

Chiudono le “Notizie dell’Accademia” per il secondo trimestre del 2019.