DOI 10.35948/2532-9006/2025.36418
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Una lettrice ci chiede se il termine chiosare può essere usato in luogo di dire, spiegare, affermare.
Chiosare può senz’altro sostituire spiegare in contesti in cui quello che si spiega (o, meglio ancora, si commenta) è un qualunque altro testo, non importa se parlato o scritto; non è consigliabile usarlo, invece, in sostituzione di dire o di affermare, a meno che non si intenda il dire o l’ affermare qualcosa a margine di qualche altra cosa.
Il verbo di cui ci stiamo occupando deriva dalla parola chiosa, e il suo significato fondamentale, riportato in tutti i vocabolari che descrivono il lessico dell’italiano contemporaneo, è quello di ‘spiegare, illustrare un testo o un passo di un testo con chiose’. Una chiosa, a sua volta, è per l’appunto una nota che spiega una parola o una sequenza testuale che risulti difficile da comprendere. Nel fondo etimologico di chiosa e di chiosare c’è la voce glôssa, che dal greco era passata al latino; rispetto alla forma originaria, chiosa presenta lo scempiamento (con successiva sonorizzazione) della s, la desonorizzazione della g velare iniziale quindi l’esito, tipicamente italiano cl > chi. In greco antico glôssa significò in primo luogo ‘lingua’, ma fu usata anche per indicare una parola o espressione difficile o la sua spiegazione, che in un testo veniva sovrascritta alla parola o all’espressione stessa. Nel latino medievale, poi, la voce glossa fu usata per indicare una nota esplicativa posta da un esperto del settore a margine di testi biblici, letterari o giuridici. È evidente, dunque, che la chiosa (o glossa) è sempre stata e continua a essere una spiegazione che presuppone l’esistenza di un altro testo, che può essere costituito anche da una sola parola: per questo il verbo che ne deriva può essere senz’altro usato nel significato di ‘spiegare’ o ‘commentare’ o, per usare un’altra parola di registro alto, ‘postillare’; per lo stesso motivo, può significare ‘dire’ o ‘affermare’ solo a proposito di un altro testo detto o scritto in precedenza.