DOI 10.35948/2532-9006/2022.17733
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Copyright: © 2022 Accademia della Crusca
Sepolgere, sepolgono e sepolse sono forme verbali analogiche su volgere, volgono, volse, e su quelle di altri verbi in -go. Il punto di partenza dello sviluppo sarà la corrispondenza tra le forme del participio passato: sepolto da seppellire come volto da volgere; o anche, per esempio, come porto da porgere, da cui porgono, porse e porgere, a loro volta simili a sepolgono, sepolse e sepolgere.
A favorire la produzione di queste forme è certo la “sovrabbondanza” del participio passato: come c'è sepolto accanto a seppellito, così si postula l’esistenza, accanto alle forme normali seppellire, seppelliscono, seppellì di queste, analogiche su volgere.
Si tratta di innovazioni dell’uso orale che non trovano riscontri frequenti e autorevoli nella tradizione scritta. Oggi si incontrano marginalmente in scritture poco controllate, suscitando talvolta commenti critici o ironici nei confronti di chi le usa. Ne riporto un esempio che è stato colto durante una partita di pallavolo in uno striscione dei tifosi:
MOLTENI DISTRUGGILI
GAVOTTO SEPOLGILI
Nel caso specifico non può escludersi un uso scherzoso favorito da esigenze di rima, peraltro imperfetta. Comunque la forma sepolgili che chiude il distico, riprodotta in un forum di Internet, ha suscitato battute sarcastiche del tipo "Non conoscevo questo verbo in italiano. Mi sento tremendamente ignorante…"; oppure "Sepolgere… è la forma corretta del verbo seppellire, usato solo da una cerchia ristretta di persone, eccellenti in fatto di cultura".
È bene quindi attenersi al paradigma regolare del verbo.