DOI 10.35948/2532-9006/2021.7523
Licenza CC BY-NC-ND
Copyright: © 2020 Accademia della Crusca
Nel quarto trimestre del 2020 i quesiti giunti alla redazione sono stati 1133. Le risposte pubblicate dal servizio di Consulenza linguistica sono state 24, a cui vanno aggiunte le 294 risposte personali inviate per posta elettronica.
Dopo un intero anno condizionato dalla situazione di emergenza legata al coronavirus, i quesiti che hanno trovato risposta pubblica, e che quindi sono stati posti da un numero significativo di persone, sono tornati su temi più consueti; una consuetudine linguistica che si spera sia anticipatrice di un ritorno generale alla normalità. Temi particolarmente caldi sono quelli legati al genere e al numero (meteorite, mappamondo, parco-giochi), in particolar modo se investono la questione del femminile dei nomi di professioni/ruoli (probiviri, parroca, critica cinematografica e critica d’arte). Molti quesiti riguardano dubbi su forme concorrenti, ricollegabili a motivazioni e origini diverse (utopistico/ utopico, mandarino/ manderino), in alcuni casi anche a una non adeguata competenza attiva di certe parole della nostra lingua (perpetrare/perpetuare). Ma ogni quesito consente di monitorare la nostra lingua e la competenza linguistica degli italiani, come è facile verificare anche semplicemente sfogliando l’indice delle risposte.
L’ombra del coronavirus ricompare nella sezione delle parole nuove, in modo indiretto con termoscanner, e in forma collaterale con freezare (che ha certamente aumentato la sua frequenza nella nostra lingua e la sua incidenza nelle nostre vite nell’era delle chiamate video a distanza). A tutt’altro contesto, fortemente legato a cambiamenti culturali di ampia portata, è da ricondurre invece l’approfondimento su vegafobia/vegefobia.
Nella rubrica “La Crusca rispose” sono state recuperate tre risposte legate al problema della migrazione e dell’accoglienza: quella su migrazione e respingimento, quella su asilante/ clandestino e acquisire/ acquistare la cittadinanza, e quella più generale su ospitalità. Mentre nella sezione “Articoli” Roberto Sottile analizza la parola di origine dialettale taddema, usata da Leonardo Sciascia.
Due i Temi di discussione pubblicati nell’ultimo trimestre del 2020: il primo, dell’accademica Annalisa Nesi, dedicato alle Donne in Accademia, e il secondo, dell’accademico Rosario Coluccia, sull’importanza della scrittura a mano.
Si inaugura in questo numero una nuova rubrica della rivista, dal titolo “Incontri e tornate”, in cui saranno ospitati gli interventi presentati in occasione di adunanze, cerimonie e manifestazioni riguardanti l’attività scientifica dell’Accademia, in particolar modo delle tornate previste dallo Statuto per discutere di temi culturali e di ricerca nell’ambito delle attività proprie dell’Accademia. In questo numero trovano posto due dei tre interventi della tornata accademica In memoria di Arrigo Castellani a 100 anni dalla nascita, tenutasi in modalità telematica il 29 ottobre 2020.
Come di consueto chiude il numero la rubrica delle “Notizie dall’Accademia” relative al quarto trimestre del 2020.