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Le risposte ai quesiti di questo numero sono 17, un numero leggermente minore rispetto a quello a cui i nostri lettori sono abituati in un trimestre, con una flessione che si spiega in parte con la sospensione estiva e in parte con il rallentamento del mese di settembre dovuto alla migrazione dalla vecchia versione del sito alla nuova (che ha condizionato la pubblicazione delle risposte ai quesiti riducendo la cadenza settimanale da due a uno). Alle risposte pubblicate si aggiungono, come sempre, le 212 spedite personalmente per posta elettronica, a fronte delle 1118 domande giunte alla redazione nel trimestre.
Nella rubrica “La Crusca rispose” si ripropongono alcune vecchie risposte del sito web legate all’estate: la prima è dedicata al sostantivo balneatore, la seconda alle espressioni italiane per indicare la sensazione prodotta dall’innalzamento di temperatura, la terza al plurale e alle varianti di sedia a sdraio.
La sezione dedicata alle “Parole nuove” ospita articoli su anagrafare e anagrafatura (parole che dall’ambito burocratico si stanno estendendo anche alla lingua giornalistica e a quella comune); e quelli relativi a due prestiti non adattati dall’inglese segnalati dai nostri lettori: sextortion e foodie.
Per quanto riguarda gli “Articoli”, questo numero della rivista ne accoglie quattro, che costituiscono la rielaborazione scritta di altrettanti interventi orali presentati all’interno dell’iniziativa “Il morire e la morte”, promossa nel febbraio-marzo 2019 dalla Fondazione culturale Niels Stensen di Firenze, con la collaborazione dell'Accademia della Crusca. All’interno del fitto programma, oltre a proiezioni di film e letture di classici, erano previste quattro conferenze a più voci, affidate a filosofi, teologi, medici, bioeticisti, giuristi, tutte introdotte da una breve riflessione linguistica sulla parola chiave del tema affrontato. Così il 2 febbraio il pomeriggio dedicato a “Il morire e la morte oggi” è stato iniziato da Ludovica Maconi che si è soffermata sulla parola morte, il 16 febbraio è stata la volta di Cristina Torchia su dignità (a introduzione del tema “Alla fine della vita”), il 2 marzo è intervenuta Matilde Paoli su eutanasia (“Che cos’è l’eutanasia”), e infine il 16 marzo chi scrive ha introdotto la discussione su “Il morire e l’ordinamento giuridico” affrontando le parole legate alle scelte.
Nel trimestre estivo la sezione “Temi di discussione” è stata popolata dall’intervento di Rosario Coluccia, una riflessione sulla competenza linguistica dei giovani italiani a seguito dei risultati ottenuti negli esami di maturità (al loro debutto dopo l’ultima, ennesima, revisione).
Seguono le “Notizie dell’Accademia” per il terzo trimestre del 2019.
Il numero non sarà chiuso come di consueto dalla "Bibliografia", ma da un'"Appendice". Il Comitato Scientifico di "Italiano Digitale" ha infatti deciso di stilare un “Codice etico” e di pubblicarlo qui integralmente; al “Codice etico” è stata riservata una sezione specifica nella pagina web di accesso alla rivista.