DOI 10.35948/2532-9006/2020.4373
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Nel secondo trimestre del 2020 le risposte pubblicate dal servizio di Consulenza linguistica sono state 24, su temi che, secondo la prassi di gestione della redazione, riguardano dubbi posti da un elevato numero di persone. I lettori più fedeli e attenti per la prima volta le hanno viste comparire nell’anteprima del numero 13 di "Italiano Digitale" fin dal mese da aprile, insieme a tutti i contenuti della rivista via via pubblicati. Anche nell’emergenza legata al Coronavirus i quesiti giunti alla redazione sono stati numerosi: 1453. Le risposte personali che vanno ad aggiungersi a quelle pubblicate sono state 388.
Molti quesiti sono più o meno direttamente collegati al particolare momento storico, con particolare attenzione al lessico, alle possibilità di impiego di alcune parole, al loro significato, alla loro storia. È il caso delle domande su stati generali, a cui è ricorso il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte; su triage e sui suoi derivati triagiare e triagiato; su assemblamento in concorrenza con assembramento; su data breach e il traducente violazione dei dati; e, purtroppo, su condoglianze e cordoglio.
Il coronavirus e la situazione di emergenza condizionano in modo ancor più deciso la sezione delle parole nuove, dove trovano posto gli articoli su droplet, distanziamento sociale, lockdown. Solo l’articolo dedicato a micropalstica/microplastiche si allontana dalla triste contingenza, anche se rimane pur sempre collegato al problema della salute, dell’uomo e del pianeta. Tutti segnali di come la lingua sia un rilevatore eccezionale delle trasformazioni sociali, politiche, economiche e culturali della società; e dei suoi malesseri.
Lo stesso vale per la sezione dei “Temi di discussione”, il primo dei quali, a firma del Presidente Claudio Marazzini, ritorna sui risvolti linguistici legati al coronavirus (una seconda puntata di approfondimento dopo il tema uscito sullo stesso argomento nel numero scorso). Il secondo tema è invece legato alle conseguenze che il coronavirus e le misure di emergenza hanno avuto (e potrebbero avere) sul sistema scolastico (e universitario). I tre autori (Rita Librandi, Claudio Giovanardi e Francesco Sabatini) – intervenuti per l’Accademia della Crusca (e la sua Sezione Crusca Scuola) e per la Sezione Scuola dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana – sottolineano la necessità di una ripresa scolastica effettiva in presenza dopo l’emergenza sanitaria. Nel terzo tema Alice Ferrari presenta una ricerca, in fase di avvio, sull’italiano delle autorità federali svizzere e della autorità cantonali del Ticino e dei Grigioni, anche in comparazione con l’italiano giuridico-amministrativo in Italia.
Nella rubrica “La Crusca rispose” si è scelto di distrarre i lettori con cibo e cucina, riproponendo le risposte dedicate a krapfen e graffe, a condire/guarnire/farcire (la pizza) e infine al costrutto andiamo a… frequentemente usato nell’“italiano gastronomico” televisivo. Infine nella sezione “Articoli”, con un contributo dedicato ad alcuni prototipi di voci sul lessico artistico, riproponiamo all’attenzione dei nostri lettori il Vocabolario Dinamico dell’Italiano Moderno (VoDIM), a cui era stata dedicata la sezione del numero 7 di "Italiano Digitale".
Chiude il numero la rubrica delle “Notizie dell’Accademia” relative al secondo trimestre del 2020.