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SOTTOPOSTO A PEER REVIEW
PFAS: quale genere e quale articolo?
Anna M. Thornton
PUBBLICATO IL 12 dicembre 2025
Quesito:
Ci sono giunti diversi quesiti sul genere e, nel caso di uso come maschile, sulle forme dell’articolo determinativo da usare con l’acronimo PFAS e con i suoi iponimi PFOA e PFOS.
PFAS: quale genere e quale articolo?
Innanzitutto va chiarito che cosa significhi PFAS. Il termine non è lemmatizzato dai principali dizionari dell’italiano: manca in Nuovo De Mauro, Devoto-Oli 2024, Vocabolario Treccani (anche nell’edizione 2022) e Sabatini-Coletti 2024, ed è assente anche dai repertori di neologismi ONLI e Treccani; è invece presente nello Zingarelli 2026 online, dove è indicato come termine tecnico della chimica. Si tratta di un acronimo nato originariamente in inglese; Zingarelli scioglie l’acronimo come “PerFluorinated Alkylated Substances” e lo traduce con ‘sostanze perfluorate alchilate’. Il collega Massimiliano Aschi, professore ordinario di Chimica generale e inorganica nell’Università dell’Aquila, mi fa osservare che sia lo scioglimento dell’abbreviazione inglese che la glossa italiana dati dallo Zingarelli contengono imprecisioni, e che la glossa italiana migliore sarebbe ‘sostanze alchiliche perfluorurate’. Per l’esatto scioglimento dell’acronimo in inglese si può ricorrere all’Oxford English Dictionary OED online, che lemmatizza PFAS, e presenta il nome completo in inglese come perfluoroalkylated substances [e non perfluorinated, come indicato nello Zingarelli] ‘sostanze alchiliche perfluorurate’, o anche polyfluoroalkylated substances ‘sostanze alchiliche polifluorurate’; secondo l’OED, in inglese il termine è pronunciato /ˈpiːˌfas/. Che cosa siano esattamente queste sostanze è adeguatamente spiegato dalla voce PFAS di Wikipedia, di cui riportiamo un estratto (dal quale abbiamo eliminato le note e i collegamenti a altre voci): I PFAS [...] sono un gruppo di fluoruri alchilici dotati di proprietà tensioattive. Sono noti anche come forever chemicals. I PFAS sono entrati in uso con l’invenzione del Teflon nel 1938 per realizzare rivestimenti e prodotti in fluoropolimero resistenti al calore, all’olio, alle macchie, al grasso e all’acqua. Ora sono utilizzati in prodotti come tessuti impermeabili tra cui il nylon, pantaloni da yoga, tappeti, shampoo, prodotti per l’igiene femminile, schermi di telefoni cellulari, vernice, mobili, adesivi, imballaggi alimentari, schiuma antincendio e isolamento di cavi elettrici. I PFAS sono utilizzati anche dall’industria cosmetica in molti prodotti cosmetici e per la cura della persona, tra cui rossetto, eye liner, mascara, fondotinta, correttore, balsamo per labbra, fard e smalto per unghie. Molti PFAS come PFOS e PFOA sollevano preoccupazioni per la salute e l’ambiente perché sono inquinanti organici persistenti; sono stati definiti forever chemicals (“sostanze chimiche eterne”) in un articolo del Washington Post nel 2018. Alcuni hanno emivita di oltre otto anni nel corpo umano, a causa del legame carbonio-fluoro, uno dei più forti nella chimica organica. Si muovono attraverso i terreni e si bioaccumulano nei pesci e nella fauna selvatica, che vengono poi mangiati dagli esseri umani. I residui si trovano ora comunemente nella pioggia, nell’acqua potabile e nelle acque reflue. Poiché i composti PFAS sono altamente mobili, vengono facilmente assorbiti attraverso la pelle umana e attraverso i dotti lacrimali, e tali prodotti sulle labbra vengono spesso ingeriti inconsapevolmente. A causa dell’elevato numero di PFAS, è difficile studiare e valutare i potenziali rischi per la salute umana e per l’ambiente [...]. Come osservano alcune delle persone che hanno posto il quesito, il genere di questo acronimo dovrebbe essere femminile, dato che la testa dell’espressione completa, substances, corrisponde in italiano al nome femminile sostanze. In effetti, normalmente gli acronimi ereditano il genere della loro testa, cioè del nome presente nella dicitura estesa che indica la categoria cui l’entità denominata con l’acronimo appartiene: abbiamo detto e diciamo la Fiat ‘Fabbrica italiana automobili Torino’ perché fabbrica è femminile, il PD ‘Partito democratico’ perché partito è maschile. Tuttavia, non sempre chi parla e scrive conosce o ricorda lo scioglimento completo di un acronimo, e quindi quale sia la sua testa. È ben noto, per esempio, che ONU ‘Organizzazione delle Nazioni Unite’, normativamente femminile in quanto la sua testa è organizzazione, è a volte accordato al maschile, come negli esempi seguenti, tratti da articoli di stampa contenuti nel corpus ItTenTen20: Tra l’altro l’Onu è stato fondato anche dalla Francia (famigliacristiana.it) L’Onu è stato creato per questo (ilgiornale.it) Sulle diverse circostanze che possono portare ad un’oscillazione di genere di diversi acronimi il nostro servizio di Consulenza è già intervenuto più volte, analizzando tra gli altri i casi di Tgr, COVID, VAR e TAV. Nel caso di PFAS, termine per ora di circolazione ridotta, limitato all’uso di specialisti o di articoli e trasmissione televisive di giornalismo scientifico, è possibile che le persone comuni non conoscano l’etimologia dell’acronimo, e lo accordino quindi al maschile come accade per tutti i prestiti per i quali non ci sono buoni motivi per assegnare il genere femminile (quali la terminazione in /a/, o il designare individui di sesso femminile). Nel corpus ItTenTen20, che contiene sia testi prodotti da specialisti che testi prodotti da scriventi comuni, prevale largamente il genere maschile sia per PFAS che per i suoi due iponimi PFOA (perfluorooctanoic acid ‘acido perfluoroottanoico’) e PFOS (perfluorooctanesulfonic acid ‘acido perfluoroottansolfonico’) (per i quali il genere maschile può essere sostenuto anche dall’iperonimo acido), come mostrato nella Tabella seguente: | forma maschile | occorrenze | forma femminile | occorrenze | rapporto M : F | | i PFAS | 616 | le PFAS | 32 | 19,25 : 1 | | i PFOA | 24 | le PFOA | 1 | 24 : 1 | | i PFOS | 44 | le PFOS | 1 | 44 : 1 |
Sistematicamente come maschile l’acronimo PFAS è trattato anche in una scheda informativa pubblicata sul sito dell’autorevole Fondazione Veronesi (qui). Quindi possiamo concludere che quanto al genere nell’uso scritto prevale senz’altro il maschile. Non è facilissimo verificare come sia trattato l’acronimo PFAS nell’uso parlato. In linea di massima sono possibili almeno due diverse pronunce, /pfas/ e /ˈpifas/; la seconda è sostenuta dalla pronuncia dell’acronimo in inglese, probabilmente nota agli specialisti. La prima sembrerebbe sfavorita dal fatto che /pf/ non è un nesso consonantico possibile in italiano; ma anche altri nessi non nativi, se introdotti in prestiti dalle lingue classiche o da lingue straniere, vengono pronunciati senza modifiche, almeno dai parlanti più colti (come osserva Camilli 1965, § 71, a proposito di voci quali bdellio, dogma, e varie altre). La pronuncia /pfas/ è evidentemente basata sulla forma ortografica della voce, dato che una pronuncia basata su quella che l’acronimo ha in inglese darebbe in italiano /ˈpifas/. Per avere almeno un primo assaggio di cosa accada nell’uso parlato, ho esaminato una puntata del programma Rai Far West, dedicata appunto ai PFAS, andata in onda il 15 novembre 2024, la cui registrazione è disponibile su YouTube (qui). Il giornalista che conduce la puntata e intervista vari esperti dice sempre /ˈpifas/ (e anche /piˈfɔs/ e /piˈfɔa/) e accorda PFAS sempre al maschile; gli esperti invece offrono più varianti di pronuncia, alternando tra /pfas/, /ˈpifas/ e /piˈfas/; in un caso, il dottor Andrea Di Nisio (Università di Padova) fa anche un accordo al femminile anche se l’antecedente presente nella domanda rivoltagli dal giornalista era al maschile: Giornalista: Pensate di poter ripulire completamente il corpo di una persona dai /ˈpifas/? Di Nisio: Allora, completamente è difficile immaginarlo, però anche immaginare solo di dimezzarle in pochi mesi di trattamento sarebbe già un traguardo. Qualora la pronuncia adottata sia /pfas/ si pone il problema di quale forma dell’articolo determinativo adottare. Va osservato innanzitutto che PFAS è voce usata sostanzialmente sempre come plurale, dunque, se trattata come maschile, la scelta è tra i e gli. In tutti i testi esaminati, scritti e parlati, troviamo esclusivamente i (anche in preposizioni articolate), che è l’unica opzione possibile nel caso della pronuncia /ˈpifas/ (i pifas come i pifferi). Nel caso della pronuncia /pfas/ (comunque più rara, almeno nell’uso di specialisti), uno dei nostri lettori sostiene di aver visto o sentito usare l’articolo gli; nel parlato della trasmissione televisiva esaminata, non si hanno occorrenze della rara forma /pfas/ in cui essa sia preceduta da articolo. Va comunque ricordato che davanti a nessi non possibili come attacco di sillaba in italiano, come /pf/, ha un fondamento la scelta della forma di articolo determinativo maschile singolare terminante in vocale lo, che permette di sillabificare come coda della sillaba precedente il primo elemento del nesso (quindi si avrebbe un ipotetico /lop.ˈfas/) − ma si ricordi che PFAS si usa praticamente solo al plurale; nel plurale, sia i che gli, entrambe forme che terminano in vocale, permettono questo tipo di sillabificazione, e quindi adottare gli non porta alcun vantaggio dal punto di vista fonologico. Un’eventuale propensione per gli sarebbe quindi motivata esclusivamente dall’automatismo per cui se al singolare si ha lo, al plurale si ha gli; ma nel caso specifico di PFAS, voce usata praticamente sempre al plurale, non ha molto senso appellarsi a questo argomento, e nulla osta ad adottare la forma i (per un approfondimento sulla distribuzione di i e gli si può vedere Thornton 2018 e la bibliografia ivi citata). Un altro nome che comincia per /pf/ a volte usato anche in testi in italiano è il tedesco Pfennig ‘moneta corrispondente a un centesimo di marco’. Nel corpus ItTenTen20 pfennig ha 324 occorrenze, per lo più precedute da numeri, ma in qualche caso da articoli, sia singolari che plurali, il che mostra che pfennig in italiano è trattato come invariabile, come normalmente accade ai nomi terminanti in consonante; nel corpus si hanno anche alcune occorrenze delle due forme di plurale possibili in tedesco pfennige (26 occorrenze) e pfennigs (11 occorrenze), ma mai precedute dall’articolo. Davanti a pfennig in italiano c’è variazione nell’uso degli articoli, sia determinativo che indeterminativo, ma prevalgono quantitativamente le forme che si usano davanti a consonante singola: il, un, i hanno un totale di 43 occorrenze, contro le 19 di lo, uno, gli. In particolare, i ha 4 occorrenze, gli solo una. Una tendenza a privilegiare l’uso di il davanti a vari nessi consonantici anomali che secondo le grammatiche normative richiederebbero lo è stata già osservata da tempo da Giovanna Marotta (1993), il cui studio riguarda le forme singolari dell’articolo determinativo; i dati qui presentati, e quelli discussi in Thornton (2018), inducono a ritenere che analoga tendenza si riscontri nel plurale, con la preferenza per i vs. gli. Possiamo concludere che nel parlato degli esperti per PFAS c’è ancora variazione sia nella pronuncia che, in minima misura, anche nell’assegnazione di genere, dato che gli esperti conoscono presumibilmente sia la pronuncia dell’acronimo in inglese che il suo scioglimento, nel quale riconoscono la testa substances ‘sostanze’, femminile in italiano. Tuttavia, per quanto riguarda il genere, prevale comunque il maschile, normalmente adottato per nomi terminanti in consonante, se non appartengono a una categoria semantica che richiede il femminile (per esempi e approfondimenti, si vedano Thornton 2003a,b). Data la pericolosità dei PFAS per la salute, è possibile e anche auspicabile che se ne parli e scriva sempre di più: andrà verificato se, qualora il termine acquisti una circolazione più ampia di quella che ha oggi, qualcosa cambierà riguardo al suo genere e alla sua pronuncia in italiano. Nota bibliografica: - Camilli 1965: Amerindo Camilli, Pronuncia e grafia dell’italiano, III ed. riveduta a cura di Piero Fiorelli, Firenze, Sansoni, 1965.
- Marotta 1993: Giovanna Marotta, Selezione dell’articolo e sillaba in italiano: un’interazione totale?, “Studi di grammatica italiana” XV, 1993, 255-296.
- Thornton 2003a: Anna M. Thornton, L’assegnazione del genere in italiano, in Actas del XXIII Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, a cura di Fernando Sánchez Miret, Tübingen, Niemeyer, 2003, vol. I, pp. 467-481.
- Thornton 2003b: Anna M. Thornton, L’assegnazione del genere ai prestiti inglesi in italiano, in Italiano e inglese a confronto, a cura di Anna-Vera Sullam Calimani, Firenze, Cesati, 2003, pp. 57-86.
- Thornton 2018: Anna M. Thornton, Risposta n. 4 [quei, quegli, quelli e bei, begli, belli], “La Crusca per voi”, n. 56, 2018/I, 16-18.
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