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SOTTOPOSTO A PEER REVIEW

Una risposta importante

Kevin De Vecchis

PUBBLICATO IL 28 febbraio 2025

Quesito:

Ci sono giunte numerose domande sull’uso dell’aggettivo importante. I nostri lettori ne lamentano un impiego sempre più frequente, anche laddove la lingua italiana offrirebbe la possibilità di usare aggettivi semanticamente più precisi. Tra gli esempi riportati vi sono “terremoto importante” ‘disastroso’, “attacco cardiaco importante” ‘grave’, “masso di dimensioni importanti” ‘grandi’ ecc.

Una risposta importante

Importante in italiano antico
Come è noto, l’aggettivo importante è tratto dal participio presente di importare, verbo ampiamente attestato nel Due-Trecento (cfr. TLIO), derivato a sua volta dal lat. importare. Un primo dato interessante, che vale la pena sottolineare, è l’assenza di importante come aggettivo in italiano antico (non ricorre, infatti, nemmeno nelle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio).

Le due uniche attestazioni trecentesche d’area toscana non sono infatti del tutto attendibili. La prima, registrata dal TLIO, è nel volgarizzamento anonimo del Trattato della Agricoltura di Piero de’ Crescenzi (ridotto a migliore lezione da Bartolomeo Sorio, 3 voll., Verona, Vicentini e Franchini, 1851-52, vol. III, p. 287), che, però, come si legge nella Bibliografia dei Testi Volgari, non presenta un testo filologicamente affidabile. La seconda, rintracciata grazie al Corpus OVI, è nel Commento alla Commedia di Francesco da Buti (Pisa, 1324-1406). L’autore, commentando i vv. 88-108 del V canto dell’Inferno, scrive:

[1] Di quel ch’udire, e che parlar vi piace. Notamente disse qui in più, e di sopra disse in uno, a dimostrare che la pietà venia pur da la sensualità importante per Dante; ma udire e parlare procede dalla ragione importata per Virgilio, et ancora dalla sensualità importata per Dante, e però dice in plurali vi piace. (Commento di Francesco da Buti sopra la Divina Commedia di Dante Alighieri, a cura di Crescentino Giannini, 3 voll., Pisa, Fratelli Nistri, 1858-62, vol. I, p. 167)

In questo caso, oltre a non disporre di un’edizione critica affidabile del testo, la parola sembra conservare ancora il valore participiale (si veda anche la contrapposizione con le due occorrenze successive del participio passato importata).

Secondo la lessicografia italiana le prime attestazioni di importante come aggettivo risalgono infatti al XV secolo. Ne sono un esempio le occorrenze all’interno del Comento de’ miei sonetti di Lorenzo de’ Medici, scritto intorno agli ultimi decenni del Quattrocento, di cui riporto la seguente (si tratta di un femminile plurale in -e):

[2] E forse saranno ancora scritte in questa lingua cose subtili e importante e degne d’essere lette (Lorenzo de’ Medici, Comento de’ miei sonetti, a cura di Tiziano Zanato, Firenze, Olschki, 1991, p. 149)

Importante nella lessicografia
Non stupisce, dunque, che importante sia registrato nel Vocabolario degli Accademici della Crusca soltanto a partire dalla terza impressione del 1691, sebbene si trovi nelle definizioni di alcune voci presenti già nella prima impressione (es. l’agg. arduo è definito “importante e difficile”). Gli accademici compilatori del Vocabolario lo classificano soltanto come participio presente di importare “Che Importa”, ricollegandolo però agli aggettivi latini serius e gravis. Nell’Ottocento il Dizionario della Lingua Italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini (Tommaseo-Bellini 1861-1879: vol. II, tomo IV, 1869) registra la voce ampliando il quadro delle accezioni: “1. Part. pres. d’importare. 2. Rilevante, considerabile, di peso, di conseguenza, di gran momento, degno di considerazione, di stima. […] 3. A modo di sost. cosa o negozio, o punto importante, cioè di momento o d’importanza”. Nel corso del Novecento si assiste alla piena conversione di importante da participio presente ad aggettivo: il passaggio è ben testimoniato dalla definizione del Vocabolario della lingua italiana di Giulio Cappuccini e Bruno Migliorini (1945), in cui l’aggettivo importante è definito ancora “part. pres. d’importare”, ma la nota chiarisce che è “usato quasi esclusivamente come agg., per considerabile, rilevante, grave: affare, notizia, lettera, discorso, questione importante…”. Si arriva, dunque, alla lessicografia più recente, in cui importante è registrato esclusivamente come aggettivo e sostantivo (Devoto Oli; Zingarelli; Sabatini-Coletti). Questo il quadro delle accezioni nello Zingarelli 2025:

1. che ha grande interesse e rilevanza […]: questione, affare importante […]; significativo, considerevole, da non trascurare: un danno importante. 2. caratterizzato da un certo prestigio e da una certa eleganza: serata, occasione, pranzo importante; 3. [raro] che si nota, fa spicco: naso importante; 4. detto di persona, che possiede autorevolezza e prestigio: un funzionario, un uomo d’affari importante.

È opportuno precisare che l’accezione 3 (come vedremo poi meglio) è spesso usata in modo eufemistico come sinonimo di grande o grosso per riferirsi a una parte del corpo.

Se percorriamo l’evoluzione semantica di importante attraverso gli esempi offerti dal GDLI, possiamo notare come i vari significati dell’aggettivo, alcuni dei quali oggetto di perplessità da parte dei nostri lettori, fossero già sostanzialmente presenti tra il Quattrocento e il Seicento. Il significato di ‘che importa, rilevante’ è naturalmente il più antico ed è testimoniato dall’attestazione di Lorenzo de’ Medici già riportata; si ricollegano a questo primo significato anche le accezioni di ‘di notevole entità, di grandi dimensioni’ documentata in Giovanvittorio Soderini (Firenze 1526-1597), ‘dannoso, pericoloso (una malattia, una ferita)’ in Francesco Guicciardini (Firenze, 1483-Arcetri, 1540), ‘che assume un interesse strategico o politico notevole’ in Vespasiano da Bisticci (Firenze, 1421-1498); il secondo significato, ‘che ha molta autorità o influenza o prestigio o peso politico’, è testimoniato da un passo di Cesare Campana (L’Aquila, 1540-Vicenza, 1606), mentre l’accezione di ‘che conta (nell’affetto, nella vita: una persona)’ risulta molto più recente e lo si trova nello scrittore Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909-Roma, 1977).

Importante nell’italiano di oggi
Passiamo ora alla diffusione dell’aggettivo nell’italiano contemporaneo, esaminando dapprima la sua presenza nella letteratura e poi nei giornali e nel web.

Per l’italiano letterario, possiamo fare affidamento al corpus del Primo tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento e contemporanea (PTLLINC), ossia l’aggiornamento del Primo tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento (PTLLIN) realizzato da Tullio De Mauro nel 2007. La nuova versione, in rete dal 2023, realizzata grazie alla collaborazione tra la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, l’Accademia della Crusca e la Federazione Unitaria Italiana, permette di consultare centoquindici romanzi: i settantacinque romanzi vincitori del Premio Strega, dal 1947 con Tempo di uccidere di Ennio Flaiano fino al 2021 con Due vite di Emanuele Trevi, più una selezione di altre quaranta opere candidate al Premio.

Nel PTLLINC importante ha 882 occorrenze, come aggettivo ma anche come sostantivo. Scorrendo le attestazioni, si vede che come aggettivo è spesso riferito a sostantivi quali affare, azione, compito, cosa, data, decisione, discorso, domanda, evento, fatto, incarico, lavoro, occasione, persona, scelta, scoperta, ma non mancano combinazioni più ardite o meno frequenti, qui riportate in ordine cronologico (i titoli dei romanzi a cui si riferisce l’anno di pubblicazione o di premiazione possono essere letti direttamente dal sito): importante capo d’accusa (Calvino 1950), un bottino tanto importante (Bontempelli 1953), confidenza importante (Bontempelli 1953), piccola importante università (Soldati 1954), un sorriso importante, misterioso (Morante 1957), albero importante (Parise 1965), un libro importante (Romano 1969), un’esperienza importante (Landolfi 1975), ferrovia importante (Levi 1979), naso importante (Bellonci 1986), importante servizio d’argento (Mannuzzu 1989), strada importante (Volponi 1991), brano importante (Starnone 2001), un cancro importante (Mazzucco 2003), lutto importante (Veronesi 2006), fellowship molto importante (Lagioia 2015), pubblicazione importante (Janeczek 2018).

Nella stampa e nel web (blog, riviste, siti di prodotti commerciali) la situazione è molto più variegata. Innanzitutto, appare diffuso l’uso eufemistico di importante riferito a una parte del corpo [3-5], in cui l’aggettivo assume il valore di ‘grande’, ‘grasso’, ‘pronunciato’, attenuando un significato sentito come potenzialmente offensivo:

[3] Le orecchie a sventola sono una caratteristica molto diffusa e non è detto che siano un difetto. Non ci credete? Sono tante le star con orecchie a sventola, tra modelle e personaggi famosi del cinema, che spiccano per fascino e carisma, tanto che le loro orecchie “importanti” passano praticamente inosservate. (Orecchie ‘importanti’ quelle delle star che passano inosservate, blog.cliomakeup.com, 27/12/2020)

[4] Hai le cosce grosse e la cosa non ti va proprio giù? Allora questa guida che spiega come vestirsi in caso di cosce importanti. (Camilla Sernagiotto, Trucchetti fashion per valorizzare le gambe, fashion.thewom.it, 26/5/2023)

[5] Per quanto riguarda l’altezza dei tuoi jeans a volte un medio alto sarà più piacevole di uno molto alto. Con una pancia importante i jeans con vita alta a volte risultano molto scomodi perché comprimono troppo mentre un taglio medio alto ti coprirà sufficientemente e ti aiuterà ad avere una certa comodità. (Veronika Baioni, Pancia!?! Lascia che con questo articolo ti convinca a sentirti più bella con la tua pancia, veronikabaioni.com, 27/5/2023)

Lo stesso uso eufemistico si riscontra nella stampa in riferimento a disastri naturali o avvenimenti negativi [6-8]:

[6] L’ultimo attentato importante nello stato di Kaduna si era verificato nel luglio 2014, quando sono morte ottantadue persone. (Nigeria: Zaria, attentato contro ufficio governativo, euronews.it, 7/7/2015)

[7] Se fosse confermato che si sia trattato di un attacco ucraino, sarebbe un bombardamento importante che segue quello di ieri nel Donbass, dove l’esercito di Kiev ha attaccato il quartier generale del gruppo Wagner, i mercenari che combattono in Ucraina e altri stati – tra cui Siria, Mali e Libia – per conto di Vladimir Putin. (Ucraina, altre esplosioni in Crimea hanno colpito un deposito di munizioni, domani.it, 16/8/2022)

[8] Si prevede che Milton diventi un “uragano importante e pericoloso” quando raggiungerà la costa occidentale della Florida recita l’ultimo bollettino. (Uragano Milton in Florida, le news in diretta. Case distrutte e blackout diffusi. Ha generato anche tornado multipli: ci sono vittime, repubblica.it, 10/10/2024)

Si segnalano inoltre altri usi particolari (e discutibili) di importante in alcuni settori della lingua di largo consumo, quali la moda [9-11], in cui l’aggettivo vale ‘vistoso’, ‘appariscente’, la gastronomia [12-14], in cui è riferito a sapore come sinonimo di ‘forte’, ‘deciso’, ‘corposo’, e lo sport [15-16], in cui significa ‘decisivo’, ‘notevole’:

[9] Per questo non bisogna farsi spaventare da un pantalone importante come quello indossato da Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo perché, come ci ha mostrato la conduttrice, l'effetto finale non risulta assolutamente too much. (I pantaloni di Silvia Toffanin aprono la primavera a un nuovo concetto di femminilità, elle.com, 20/3/2021)

[10] I sandali dotati di un po’ di zeppa, o comunque del famoso plateau, facilitano la vita a chi non vuole rinunciare a un tacco importante, che risulta così più comodo e portabile in quanto questo platform diminuisce l’inclinazione del piede e di conseguenza la sua sofferenza. (Ilaria Perrotta, Tacchi alti anti-caduta, i modelli per rimanere sempre all’altezza, vanityfair.it, 2/8/2022)

[11] Non solo mini. Dalle passerelle allo street style torna la voglia della gonna oltre il ginocchio, con uno spacco importante e audace (Alice Abbiadati, Indossare la gonna lunga con spacco (anche) di giorno è un’ottima idea, vogue.it, 18/3/2022)

[12] Insomma, a tutti i cibi dal sapore importante che verranno senz’altro esaltati dai profumi e dai sapori del nostro olio extravergine monocultivar Coratina. (oilala.com)

[13] Nero di Troia IGT Puglia è un vino dal sapore importante. (anticaenotria.it)

[14] Antipasti a base di carne e al formaggio, nonché pasta al ragoût e altri primi corposi e dal sapore importante. (moliniindustriali.it)

[15] Seguo la squadra e, da quello che vedo, credo che ci sia sempre un possesso di palla importante, anche se con più verticalizzazioni. (L’idea di gioco non è cambiata, forzaroma.info, 20/12/2011)

[16] L’attaccante del Napoli “sponsorizza” anche Kasper Dolberg, suo erede nell'attacco del club olandese, che sarebbe nel mirino del Napoli: “Ha grandi qualità e un destro importante. Sono convinto che il club potrà incassare una bella cifra vendendolo”. (Milik, Napoli può far bene contro il Real, ansa.it, 8/2/2017)

Chiudiamo la nostra risposta con un affondo sul significato di importante nella lingua della medicina. In tale àmbito, l’aggettivo si configura come un tecnicismo collaterale (cioè come “termine o locuzione che, pur indicando concetti, nozioni e strumenti di un certo ambito settoriale, non è legato a effettiva necessità comunicativa, bensì all’esigenza di usare un registro elevato, differente dal linguaggio comune”, Vocabolario Treccani online), che ha assunto l’accezione di ‘significativo dal punto di vista patologico; consistente, grave, serio’ già alla fine del XIX secolo (Serianni 2005: p. 147). Il suo uso, “con funzione eufemistica, nel senso di serio, difficile (un intervento chirurgico importante), o grave” (Le parole della salute, glossario in rete predisposto da chi scrive) è oggi piuttosto frequente e può riferirsi sia a sostantivi indicanti oggetti inanimati [17-18] (si veda anche l’esempio soprariportato di cancro importante tratto da Mazzucco 2003 nel PTLLINC), sia a nomi con tratto semantico [+ umano] [19], in cui vi è il passaggio “paziente affetto da una grave patologia” > “paziente importante”, in cui peraltro l’aggettivo crea forte ambiguità.

[17] “La sintomatologia delle miocardiopatie o cardiomiopatie ipertrofiche (CMI) è estremamente variabile e la malattia può decorrere del tutto asintomatica ed essere diagnostica in maniera occasionale, oppure può presentarsi con una sintomatologia importante caratterizzata da dispnea, angor ed aritmie, fino talvolta a divenire invalidante. (Gian Franco Gensini, Carlo Rostagno, Miocardiopatie, Firenze, SEE, 2002, p. 152)

[18] In rarissimi casi essa è però responsabile di infezione importante (candidosi invasiva) o di infezione polmonare cronica. (Microbiologia clinica, a cura di Eugenio Agenore Debbia, Bologna, Esculapio, 2018, p. 129)

[19] In caso di asma frequentemente si ricorre a terapie complementari o alternative. In effetti la fitoterapia può inserirsi nel programma terapeutico anche di un paziente importante, come può essere il paziente asmatico cronico, senza tuttavia sostituirsi alle terapie convenzionali consolidatesi come sicure ed efficaci e a condizione che ne venga valutato il rapporto rischio-beneficio. (Farmavigilanza.eu)

In conclusione, non possiamo far altro che accogliere le lamentele dei nostri lettori a proposito dell’abuso di importante in italiano, questione su cui già Novelli (2015), che ricorda anche l’intervento di Claudio Giovanardi nella puntata di La lingua batte di Radio 3 del 13 aprile 2013, e Antonelli (2020) avevano posto l’attenzione.

Il problema, come dice anche Antonelli, citando una celebre battuta di Nanni Moretti (“Le parole sono importanti”), non riguarda tanto i significati, che, come abbiamo visto, sono presenti da tempo nella lingua italiana (e sono registrati anche dalla lessicografia italiana più recente), ma piuttosto l’uso indiscriminato del termine, che toglie spazio ad altri aggettivi più perspicui e precisi. La Consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca, come è noto, non prescrive nessuna regola per l’italiano né tanto meno redige una lista di cose che possono o non possono definirsi importanti. Possiamo, però, invitare chi usa la nostra bella lingua a non rinunciare alla ricchezza lessicale che l’italiano offre: per noi, come per i nostri lettori, usare correttamente la lingua italiana e conoscerne le sue mille sfaccettature non è soltanto importante, ma anche arricchente, valorizzante, imprescindibile, essenziale e chi più ne ha, più ne metta.

Nota bibliografica:

  • Antonelli 2020: Giuseppe Antonelli, Il mondo visto dalle parole: un viaggio nell'italiano di oggi, Milano, Solferino, 2020.
  • Novelli 2015: Silverio Novelli, Si dice? Non si dice? Dipende: L’italiano giusto per ogni situazione, Roma-Bari, Laterza, 2015.
  • Serianni 2005: Luca Serianni, Un treno di sintomi, Milano, Garzanti, 2005.


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