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SOTTOPOSTO A PEER REVIEW

Sottendere

Massimo Palermo

PUBBLICATO IL 15 novembre 2024

Quesito:

Sono giunte al nostro servizio di consulenza molte domande sulla costruzione e i significati di sottendere.

Sottendere

Sottendere nasce come termine tecnico della geometria, e significa ‘unire con un segmento gli estremi di un arco o di una curva’, cioè tirare una linea che unisce due punti tra loro più o meno distanti della curva. Ai fini di quanto diremo tra poco è importante osservare che la linea è collocata spazialmente sotto, quindi alla base, rispetto alla curva. Una prima estensione di significato, che ci fa comunque rimanere in àmbito tecnico-scientifico, riguarda l’idrologia, dove il verbo è usato con riferimento al bacino di un corso d’acqua:

La stazione del Simeto a Biscari, posta a 198 m.s.m., sottende un bacino di 696 Kmq avente una altitudine media di 1031 m.s.m. (Piano di classifica per il riparto della contribuenza, 2009, p. 14, Consorziodibonifica7_Caltagirone)

Da questo nucleo originario si sviluppa una serie di significati figurati, che hanno in comune l’idea di ‘essere alla base, costituire il fondamento, essere condizione imprescindibile per qualcos’altro’. L’impiego è documentabile nel linguaggio giuridico-normativo:

Il diritto all’uso della lingua italiana e tedesca in Alto Adige è garantito dal primo documento ufficiale del 1946, il cosiddetto Accordo De Gasperi-Gruber, che prevede l’equivalenza della lingua italiana e tedesca nella pubblica amministrazione e negli attestati ufficiali, quindi sottende anche all’amministrazione della giustizia. (Stefania Cavagnoli, Interferenze sull’italiano giuridico nei processi di traduzione e di trasposizione dalla lingua tedesca, in Il linguaggio giuridico nell’Europa delle pluralità, pp. 97-122: p. 100, www.senato.it)

Dal punto di vista dell’amministrazione, essa [la motivazione del provvedimento amministrativo] opera come un fattore di responsabilizzazione dell’organo decidente, in rapporto alla cornice normativa di riferimento ed agli interessi sottesi alla sua attuazione (Antonio Cassatella, Motivazione del provvedimento amministrativo, Diritto online 2018, Enciclopedia Treccani)

e nelle scienze umane:

Di qui, andando a indagare sulle cause che sottendono al valore della moneta e ai prezzi [...] il presente lavoro è organizzato come segue [...]. (Massimo M. Augello, ‎Marco Enrico Luigi Guidi, L’economia divulgata: teorie e paradigmi, Milano, Franco Angeli, 2007, p. 257)

Dare una visione unitaria del rapporto tra omeostasi, comportamenti e aspetti strutturali che sottendono a tutti i livelli [...] il nostro sé non è banale. (Alessandro Onelli, Il sentiero evolutivo della nostra mente. Multidisciplinarietà [sic] e multiculturalità nella relazione d’aiuto, Roma, Armando Editore, 2013, p. 63)

Lo sviluppo della rete di significati figurati è piuttosto recente: il GDLI (il vol. XIX, che contiene il lemma, è uscito nel 1998) registra l’unica accezione figurata come neologismo e la definisce un po’ laconicamente ‘implicare’, senza fornire esempi. Un rapido controllo su varie fonti consente di trovarne traccia a partire dalla metà del Novecento:

La correzione dei criteri è possibile perché si può ricorrere alla determinata struttura che sottende al valore e che controlla la nostra percezione (Eliseo Vivas, Creazione e scoperta. Saggi di critica e di estetica, Bologna, Il Mulino, 1958, p. 237)

È vero che un benpensare cattolico, quando non direttamente dichiarato, sottende il discorso di molti dei dialettali. (Pier Paolo Pasolini, La poesia dialettale del Novecento, in Id., Passione e ideologia, Milano, Garzanti, 1994 [I ed. 1960], p. 83)

Neanche un poeta dell’altezza di Montale può essere del tutto estraneo allo svolgimento della ricerca letteraria dei suoi contemporanei, e alla situazione storica che la sottende. (Pier Vincenzo Mengaldo, La tradizione del Novecento. Da D’Annunzio a Montale, Milano, Feltrinelli, 1975, p. 357)

Come si vede la costruzione transitiva (l’unica registrata nei dizionari) alterna con quella intransitiva, ma su questo torneremo tra poco. Un’ulteriore evoluzione semantica va nella direzione di ‘includere, comportare, implicare, presupporre’:

Noi concentreremo la nostra osservazione sul primo di tali aspetti, che sottende gli altri due (“Quaderni di sociologia”, VII-VIII, 1958, p. 268)

Spesso una relazione tossica sottende una dipendenza affettiva che rende difficile la separazione dal partner (Gruppo San Donato, su Facebook)

L’accordo Italia-Albania è l’ennesimo attacco al diritto di asilo e sottende una logica inaccettabile (https://www.emergency.it/comunicati-stampa, 8/11/2023)

Nella definizione dei principali dizionari dell'uso (GRADIT, DISC, Devoto-Oli, Zingarelli) non si distinguono le diverse accezioni figurate. Di conseguenza, il fatto che il significato di ‘essere alla base’ sia accostato a quelli di implicare e presupporre è parso ad alcuni lettori poco congruo e in effetti si spiega solo a patto di tener conto della presenza di una rete di significati figurati del verbo che si sviluppano dall’uso originario, in rapporto tra loro ma non esattamente coincidenti. Sarebbe auspicabile pertanto che la lessicografia fornisse una descrizione più dettagliata delle diverse accezioni figurate.

Passando a un altro dubbio formulato dai lettori, il riferimento a qualcosa di presente ma non necessariamente visibile in superficie spiega perché sottendere può in alcuni contesti essere sinonimo di implicare o sottintendere. Tra i significati di sottendere non rientra invece quello di ‘essere sospeso tra’, quindi una frase come “Il Rinascimento è un periodo sotteso fra splendore e crisi”, riscontrata da un'insegnante nell’elaborato scritto di un suo studente, è da considerarsi semanticamente non accettabile.

Rispondiamo ora ad alcuni dubbi sulla costruzione del verbo, che come abbiamo detto è registrato dai dizionari solo come transitivo. Come si vede già da alcuni degli esempi riportati sopra, in particolare (ma non solo) quando assume il significato di ‘essere soggiacente, sottostante’, il verbo può ereditare per analogia la costruzione intransitiva con a:

La logica che sottende a tale strumento di ricerca è quella della misurazione (Come raccogliere dati quantitativi nell’ambito di un’indagine, qualitapa.gov.it)

riscontrabile indirettamente anche nella pronominalizzazione attraverso il relativo cui:

una visione cui sottende, magari anche inconsapevolmente, un'inconfessata misoginia. (Introduzione a Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, Aonia Edizioni, 2011, p. 10)

In àmbito medico-biologico, e a parità di significato, la costruzione transitiva e intransitiva convivono:

Rivelare i meccanismi che sottendono la risposta subottimale all’aspirina nei pazienti con diabete mellito (bando per assegno di ricerca dell’Università di Chieti)

Studio longitudinale sulle basi neurali che sottendono alle capacità dei macachi di rispondere a stimoli biologici (bando per borsa di ricerca dell’Università di Parma)

Quando il verbo transitivo è coniugato al passivo, la preposizione che lo accompagna è obbligatoriamente da nel senso proprio: “l’arco sotteso da una corda”; può essere da o a, come riflesso della doppia costruzione transitiva e intransitiva, nei diversi sensi figurati: “le implicazioni sottese da/a un ragionamento”.

Merita infine un supplemento di attenzione il participio passato sotteso, usato in espressioni come “un’espressione del volto sottesa di serenità”. In questi casi il participio passato è andato incontro a un processo di lessicalizzazione, cioè ha assunto la funzione di aggettivo e ha sviluppato un significato parzialmente autonomo, e questo è il motivo per cui viene registrato come lemma autonomo nei dizionari. Tipico del registro formale-letterario, indica l’esistenza di una qualità o una caratteristica che emerge in maniera velata, accennata, suggerita più che evidente o esplicitamente affermata. La reggenza della preposizione di è in questo caso ereditata, sempre per analogia, dai sinonimi venato, soffuso, circonfuso:

Con tono amabile e sotteso di ironia, fatica a allontanarsi dalla bottega e confessa alla fine della visita Insomma… mi divertivo. (Nostalgia canaglia: Rudyard Kipling e Downton Abbey, Ivo Andrič e l’infanzia, Edmondo De Amicis e le bambole, consolata-anacondaanoressica.blogspot.com, 23/12/2012)

Il racconto è sotteso di malinconia, sentimento che spesso vela le sue [di Paolo Ventura] opere, accompagnato però da un elemento onirico e fanciullesco. (Paolo Ventura, la personale Racconti immaginari all’Armani Silos di Milano, marcorossiartecontemporanea.net, 2/3/2018)


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